Mounir Ayache

Laurent Perreau

Borsista
2022 - 2023

Arti plastiche

Biografia

Nato nel 1991, l’artista franco-marocchino Mounir Ayache con le sue creazioni tecnologiche ci invita a guardare con occhi nuovi alle realtà politiche e sociali del mondo arabo. Utilizzando i codici della fantascienza per fondere le storie familiari con una riappropriazione immaginaria delle esperienze e delle identità arabe, fa parte del movimento non ufficiale Arabfuturism, influenzato dall’Afrofuturism degli anni ’90, che attinge alla fiction per proporre narrazioni alternative. Mounir Ayache scimmiotta le rappresentazioni dell’Altro e dello Straniero nella narrativa occidentale e utilizza le nuove tecnologie per realizzare e trasmettere le sue idee, confondendo i confini tra arte contemporanea e intrattenimento.

Progetto

Il suo progetto di residenza ruota attorno al personaggio di Hassan al-Wazzan (1494-1555), che divenne Jean-Léon de Médicis sotto Papa Leone X, noto come “Léon l’Africain”, il protagonista del romanzo che porta il suo nome scritto da Amin Maalouf nel 1986. Nel 1525, su richiesta del Papa, scrisse “La Cosmographia de Affrica”, che servì da riferimento per descrivere l’Africa subsahariana e l’Africa settentrionale e alimentò l’immaginazione degli europei che non conoscevano questa regione. Utilizzando il manoscritto del 1525 come base, il suo lavoro di scrittura consiste nel creare una storia di fantascienza ambientata nell’anno 2500, in cui il protagonista, ispirato a Hassan al-Wazzan, racconta la storia degli scambi tra Europa e Africa, evocando questioni geopolitiche ed ecologiche fittizie legate alla città di Roma. Questa narrazione darà origine a una serie di sculture che utilizzano un dispositivo di realtà aumentata per attivare contenuti digitali sovrapposti alla realtà.

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