Mali Arun

Mali Arun (Francia, 1987) è una videoartista e regista. Il suo lavoro si colloca a metà strada tra la fiction, il film documentario e il video d’arte, mettendo in discussione ed esplorando spazi ai margini, in movimento o in conflitto. Mali Arun ha esposto in numerosi luoghi e festival in Francia e all’estero, tra cui il Palais de Tokyo (Parigi) nel 2019, il Foam Museum (Amsterdam) nel 2020 e la Biennale di Lione nel 2022.

 

Si è diplomata all’École nationale supérieure des Beaux-Arts de Paris nel 2013 e ha vinto il Grand Prix du Salon Montrouge nel 2018.

Nell’ambito della sua residenza a Villa Médicis, Mali Arun sta scrivendo la sceneggiatura di un film, un documentario di lunga durata che mescola realtà e finzione. Racconterà la storia della sua famiglia e dei suoi antenati: è cresciuta in una famiglia divisa tra Francia, Germania, Turchia, Thailandia e Cina. Tutti i membri della sua famiglia sono stati in esilio, sia da parte di madre che di padre, per più di tre generazioni. Tutti loro vivono lontano dalle loro radici; tutti loro hanno riscritto la loro storia, reinventato la loro identità e il loro territorio, per ragioni che sono allo stesso tempo personali, storiche ed economiche. Questo film racconta la storia di un’epopea complessa e affascinante. Una singolare storia familiare a cavallo tra il 20° secolo, dilaniato dalla guerra, e un mondo contemporaneo globalizzato in cui le radici e i punti di riferimento stanno scomparendo a favore della levigatezza e della standardizzazione. Il lavoro di Mali Arun si concentra anche sulla comunità cinese di Prato (Toscana), che incarna questi temi di identità, migrazione e globalizzazione, come uno specchio della propria storia.