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Artista invitato
10.05.2024 - 18.05.2024
Borsista
2012 - 2013
Cinema
Nato nel 1983, Clément Cogitore vive e lavora tra Parigi e Strasburgo. Il suo lavoro esplora il confine tra cinema e arte contemporanea. Attraverso film, video, fotografie e installazioni, il suo lavoro si interroga sulla memoria collettiva, sulla rappresentazione del sacro e, più in generale, sulla convivenza degli esseri umani con le loro immagini. I suoi film sono stati selezionati per numerosi festival internazionali (la Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, i festival di Locarno, Lisbona e Montreal, ecc. I suoi lavori sono stati proiettati ed esposti in numerosi musei e centri d’arte (il Palais de Tokyo e il Centre Georges Pompidou di Parigi, la Haus der Kultur der Welt di Berlino, il Museum of Fine Arts di Boston, ecc.)
Le front du Wakhan Un lungometraggio di Clément Cogitore SINOSSI “Dopo pesanti combattimenti alla periferia di Kabul, il capitano Antarès Bonassieu e i suoi uomini vengono assegnati a una missione di sorveglianza in una valle al confine con il Pakistan. Lontani dalla linea del fronte e dai combattimenti, gli uomini si annoiano e aspettano, sorvegliando un deserto dove non appare niente e nessuno. Fino a una notte di settembre, quando i soldati iniziano misteriosamente a scomparire nella valle.
La paura della loro scomparsa sostituisce gradualmente la paura della guerra dei soldati”. E tu pensavi che fossero svegli, invece dormivano”. Il Corano IV.7 “Il fronte di Wakhan è un film sulla nascita della fede e sulla convivenza dell’uomo con il sacro. Si tratta di un confronto tra un ordine militare occidentale, regolato da un certo numero di procedure e protocolli, e un ordine invisibile il cui funzionamento, per qualche misteriosa ragione, sconvolgerà le regole. Il film parla di un “elemento mistico” che resiste all’indagine, all’esperienza e alla mente. Il film racconta la semplice storia dell’incontro di un gruppo di soldati con questa resistenza e le conseguenti esperienze militari, fisiche e spirituali. La storia sviluppa una serie di reazioni estremamente concrete a un fenomeno inspiegabile, la cui portata irrazionale viene gradualmente fatta apprezzare ai protagonisti. Dopo aver reagito ai fatti e non essere giunti a nessuna conclusione, i personaggi reagiranno gradualmente a quelli che considerano dei segni, passando così dal regno del protocollo a quello della fede. Non riuscendo a comprendere e risolvere questo ordine invisibile, dovranno trovare i termini della coesistenza.