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Borsista
2011 - 2012
Letteratura
Chloé Delaume è nata nel 1973. Pratica l’autofiction sperimentale dal 2000, attraverso forme scritte, sonore e performative. È direttrice della collana Extraction presso le Edizioni Joca Seria, nonché della rivista digitale dello stesso nome. Il suo approccio alla letteratura si avvicina a un laboratorio, incentrato sulla ricerca e sull’ibridazione dei supporti e dei generi. L’autofiction, secondo Serge Doubrovsky: “Fiction, di eventi e fatti strettamente reali. Se vogliamo, autofiction, di aver affidato il linguaggio di un’avventura all’avventura di un linguaggio libero.” Inoltre, Lacan dice anche: “Il reale è quando ci si sbatte contro qualcosa.” A cui si aggiunge Guy Debord: “Nel mondo realmente capovolto, il vero è un momento del falso.” È per questo che Chloé Delaume, che sta scrivendo l’undicesima stagione delle sue avventure autofittizie a Villa Medici, cercherà di compiere alcune permutazioni tra il reale e la fiction, per ottenere un “Reale, di eventi e fatti strettamente fittizi.”
Il progetto si intitola Messalina, dicit. Messalina, donna potente, istinti voraci, che piegava la realtà, bacchante, assassinata, quasi 2000 anni fa ormai; le lucciole nel Bosco, alcuni dicono: il suo fantasma. Resta un’altra traccia di lei, anche, nella lingua. Messalina, si sputa, significa puttana. Di Messalina, resti, ancora: libri, testi, film. Finzioni, che realtà. Messalina, un personaggio storico ma così tanto di finzione, dissolta, ancora galleggiante, le lucciole esistono nel Bosco.
Per trasmutare il reale e la finzione, Chloé Delaume dovrà scrivere molto, comporre alcuni pezzi sonori, accendere candele nere nel cuore della notte, creare una società segreta e un club, praticare la letteratura, la performance e la magia.