Marcus Borja

Attore, autore, regista e musicista, Marcus Borja soggiornerà a Villa Medici nella primavera del 2021 per un progetto artistico che unisce palcoscenico e museo.

Il progetto per la mia residenza a Villa Medici ruota attorno all’ideazione e allo sviluppo di progetti transdisciplinari franco-italiani che si concentrano sulla relazione tra le arti viventi (teatro, musica, danza, performance) e lo spazio museale/espositivo.

Prendendo come base la nozione di coralità in senso lato, l’obiettivo è quello di esaminare la teatralità dello spazio espositivo (museo, centro d’arte, sito storico) per sviluppare una drammaturgia che invoca e integra la performance dal vivo. In uno spazio-tempo che riunisce (e anche scontra) l’organico e lo statico, l’effimero e il durevole, il transitorio e il permanente, l’uno ri-significa l’altro e, abbattendo i confini, questa relazione apre la strada a nuovi modi di guardare le opere e a una deterritorializzazione dell’esperienza artistica attraverso la condivisione e la messa in moto di spazi poetici. Così come i corpi sonori e danzanti degli attori-cantanti-performer danno movimento ai materiali fissi delle opere d’arte con cui interagiscono, questi ultimi vincolano e stimolano i corpi e le interazioni dei primi nel cuore di una composizione complessa aperta allo spazio pubblico.

Mi piacerebbe entrare in contatto e stringere collaborazioni – le cui forme dovremo inventare insieme – con centri d’arte e di storia, sia a Roma che in altre città italiane, che stanno riflettendo sulla questione del rapporto tra spazio espositivo e performance dal vivo, esplorandola in modi diversi. Cosa posso imparare dalle loro esperienze e suggerire – dal punto di vista dell’artista – risonanze e percorsi creativi?