"Invasivo

“La mia bocca era ormai spalancata e da quel momento in poi il mio collo si allungò in un modo che mi sembrò inquietante e sproporzionato, portando il mio viso ai margini delle piccole foglie carnose, le mie labbra sfiorarono presto la loro glassa, il mio naso respirò un profumo fangoso ed erbaceo, finché non sentii, sulla lingua, una freschezza sciropposa, un sapore di verde leggermente amaro, di fagiolini crudi, di prezzemolo leggero.” Nella riserva del Marais du Vigueirat, dove Céline Curiol si è immersa da sola per un anno, l’invasivo salice primaticcio è ovunque, al punto da tormentare i suoi sogni. Attraverso i suoi incontri con un intero ecosistema di piante, animali, donne e uomini, la scrittrice esplora il paradosso della conservazione della natura: per preservare le specie del patrimonio, gli esseri umani devono compiere sforzi straordinari, lontani dalla presunta spontaneità della natura selvaggia. Con sensibilità e forza, Céline Curiol racconta un’esperienza straordinaria fatta di stupore, entusiasmo, paura e dubbio e mette in discussione i concetti di natura e invasione che guidano il nostro rapporto con qualsiasi ambiente. Un viaggio epico nell’intima metamorfosi di una scrittrice, attraverso una Camargue lontana dai cliché turistici e per questo ancora più affascinante…