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16.06.2025
Si può toccare un colore? Nel periodo dell’Illuminismo si pensava di sì. Nella sua biografia dell’amico ed ex collega professor Nicholas Saunderson (1682-1739), il dottor Richard Davies è attento a sottolineare che “contrariamente a quanto molti hanno immaginato, non era in grado […] di distinguere i colori al tatto; dopo averci provato in diverse occasioni, affermò che si trattava di una finzione impossibile”. Accecato all’età di un anno, Saunderson divenne uno dei matematici più famosi della prima metà del XVIII secolo dopo essere stato nominato alla cattedra di Sir Isaac Newton all’Università di Cambridge. Ma da dove nasce questa curiosa idea, secondo cui una persona cieca sarebbe in grado di toccare un colore? E cosa dice delle potenzialità e delle fantasie che circondano la percezione umana?
Queste domande sono il punto di partenza di questa giornata di studio. Nella sua presentazione introduttiva, Pierre Von-Ow mostrerà che il mito di una persona cieca in grado di discriminare i colori al tatto ha origine nella chimica sperimentale del XVII secolo e permea l’immaginario scientifico e artistico del secolo successivo. Michele Mele parlerà della vita e del lavoro di Nicholas Saunderson, e in particolare della tavoletta tattile che sviluppò per lo studio dell’aritmetica e della geometria. Angela Lucinio concluderà l’incontro con un intervento sul lavoro dell’insegnante non vedente Augusto Romagnoli (1879-1946), fondatore dell’istituto che oggi porta il suo nome a Roma e autore di un testo poco conosciuto sulla luce e sul colore.
Questo evento è organizzato dal borsista Pierre Von-Ow in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’Arte.
Pierre Von-Ow (1992, Francia), borsista a Villa Medici dal 2024 al 2025, è un ricercatore di storia dell’arte e curatore di mostre, laureato all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne e alla Columbia University. Il suo lavoro si concentra principalmente sulle intersezioni tra arti e scienze nell’era moderna. Nel 2024 ha discusso una tesi all’Università di Yale sulla storia della prospettiva in Gran Bretagna e nell’Impero britannico nel XVII e XVIII secolo. Nel 2021 ha curato la mostra virtuale William Hogarth’s Topographies per la Lewis Walpole Library. Tra le sue pubblicazioni, ha recentemente co-curato un’antologia di scritti sul cinema di Jean-Claude Lebensztejn(Propos filmiques, Paris, Macula, 2021) e un numero speciale della rivista Écrans su William Hogarth e il cinema (Paris, Garnier, 2024).
Michele Mele è un matematico e ricercatore presso l’Università del Sannio. Si interessa di ottimizzazione combinatoria, storia della scienza e didattica della matematica, con particolare attenzione all’accessibilità e all’inclusione. È autore di due libri sulla storia dei matematici e degli scienziati non vedenti e ipovedenti: L’Univers entre les doigts (2021) e L’Appel de la rue (2023).
Angela Lucinio, docente e formatrice dell’Istituto Statale “Augusto Romagnoli” di specializzazione per gli educatori dei minorati della vista, dottoranda in Teoria e ricerca educativa e sociale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.
Lunedì 16 giugno
Dalle 15.30 alle 18.30.
Lingua: italiano, con traduzione simultanea in francese
Gratuito
Prenotazione
Desideriamo che tutti possano partecipare pienamente a questo convegno. Se avete esigenze specifiche in materia di accessibilità, non esitate a contattarci al seguente indirizzo, così da poter mettere in atto i mezzi a nostra disposizione per accogliervi nelle migliori condizioni: [email protected]