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14.01.2026

Questa proiezione, organizzata in concomitanza con la mostra Shared Holy Places a Villa Médicis, offre uno sguardo intimo sulla tradizione della ziyara in Marocco, dove la regista Simone Bitton esplora le radici ebraiche del paese attraverso i guardiani musulmani della sua memoria.
La documentarista Simone Bitton torna con il suo film più personale. In questo film intraprende un pellegrinaggio cinematografico nel suo paese natale, il Marocco, esplorando le sue radici ebraiche attraverso gli occhi dei musulmani che ancora conservano la memoria ebraica del paese, soprattutto per quanto riguarda la tradizione della “ziyara”.
Negli aridi paesaggi del Marocco rurale, i giovani spesso non hanno mai conosciuto gli ebrei, ma la loro presenza rimane nei simboli, nei santuari, nelle sinagoghe e nei cimiteri mantenuti dai musulmani che li considerano un legame spirituale senza tempo.
Simone Bitton indaga su questa tradizione condivisa da musulmani ed ebrei: la ziyara, un pellegrinaggio alle tombe dei santi, un momento di preghiera, di comunione con la natura e di incontro. Rivisitando questa pratica, ne riesamina l’identità senza nostalgia e racconta la storia comune delle due comunità.
Attraverso interviste intime ad anziani testimoni e a una nuova generazione di marocchini, Bitton rivela storie personali intrise di dignità e speranza, raccontate da attori modesti ma essenziali nella memoria e nella convivenza.
Simone Bitton, nata in Marocco nel 1955, ha studiato cinema in Francia e si è laureata all’IDHEC nel 1980. Franco-marocchina, si divide tra Rabat e Parigi. Ha realizzato due lungometraggi documentari, WALL (2004) e RACHEL (2009), che sono stati distribuiti in Francia e in una dozzina di altri paesi.
In precedenza, ha realizzato oltre quindici documentari per la televisione. Dal montaggio d’archivio alla meditazione cinematografica, dalla ricerca personale ai ritratti di scrittori e musicisti, il suo lavoro testimonia un impegno costante: fare luce sulla cronaca, la storia e le culture del Nord Africa e del Medio Oriente con rigore, rigore artistico e un punto di vista profondamente personale.
Dal 2014 insegna come professore associato nel dipartimento di studi...

Camille Lévy Sarfati è una curatrice e scrittrice residente a Tunisi. La sua ricerca si concentra sulle pratiche artistiche di resistenza e survivance nei continenti afro-asiatici e nelle loro diaspore. Attualmente sta lavorando a un film sull’esperienza del ritorno, interrogando le narrazioni (etno)nazionaliste legate alla storia ebraica della Tunisia. Ex direttrice del 32bis di Tunisi, ha collaborato con istituzioni come Kadist, Villa Medici, Palais des Papes e Selebe Yoon. Tra i suoi progetti più recenti, la prima mostra personale di Miss.Tic (Avignone) e collaborazioni con Thania Petersen, Nadia Kaabi-Linke, Ismaïl Bahri ed Emné Nasereddine. È cofondatrice del collettivo tunisino Nessij.
Mercoledì 14 gennaio 2026
18h30
Salle Cinéma
1h20
Proiezione in francese e arabo, sottotitoli in inglese
5 € / Gratuito per i possessori di tessera DUO, SOLO, TRIBU
Biglietti

09.10.2025 - 19.01.2026