Ricerca
14.05.2023
Domenica 14 maggio alle 16:00
Il Grande Salone di Villa Medici
Mostra in francese
Prezzo: €5
Gratuito per i possessori di carta SOLO, DUO o TRIBU
Ideato e diretto da: Lorraine de Sagazan
Testo: Guillaume Poix
Collaborazione artistica e drammaturgia: Romain Cottard
Con Romain Cottard, Chloé Olivères e Thierry Sabatier
➝ I LIBRO
Thierry è cieco da quasi quarant’anni. Attore dilettante, ricostruisce il ricordo di uno spettacolo che lo ha commosso, ma di cui non ricorda né il titolo né i nomi dei personaggi. Un’avvincente esperienza teatrale sulla percezione, la memoria e la costruzione del sé. |
Per aver scritto questa opera teatrale che mette in discussione il posto delle immagini nella nostra percezione della realtà, Lorraine de Sagazanresidente a Villa Médicis, e il drammaturgo Guillaume Poix hanno raccolto testimonianze di persone cieche e ipovedenti per esplorare il loro rapporto con la memoria e la finzione. Partendo da un’indagine sulla percezione, La Vie invisible si trasforma in un’inquietante meditazione sulla nozione di punto di vista, sostenuta dall’esperienza di una persona non vedente.
Questo spettacolo è già stato messo in scena molte volte in Francia. Per la sua prima italiana, invita gli spettatori a un’esperienza sensoriale e visiva nel Gran Salone di Villa Medici, introducendoli alla misteriosa e singolare condizione dei cosiddetti ciechi.
Oltre alla sua formazione come attrice, Lorraine de Sagazan ha studiato filosofia. Per formarsi come regista, nel 2014 è partita per Berlino per assistere Thomas Ostermeier. Al suo ritorno, ha lavorato ad adattamenti di testi di repertorio: Démons di Lars Noren, Une maison de poupée di Henrik Ibsen e L’Absence de père di Anton Tchekhov, presentati in particolare alle Nuits de Fourvière, al Centquatre e al MC93.
Nel 2020, ha iniziato un nuovo ciclo di lavoro che si occupa di come la finzione possa rispondere alla realtà. Da questa ricerca sono nati i suoi primi due spettacoli, La Vie invisible e Un sacre, realizzati al Théâtre de la Ville di Parigi e al Théâtre Gérard Philipe di Saint-Denis, dove è artista associata. I suoi progetti poliedrici, all’incrocio tra performance, arti performative e arti visive, sono stati esportati sia all’estero che in tutta la Francia.
Guillaume Poix è un romanziere, drammaturgo e traduttore che ha studiato all’École normale supérieure e si è laureato all’Ensatt in drammaturgia.
Nel 2014 ha pubblicato la sua prima opera teatrale, Straight, che ha vinto l’Aide nationale à la création des textes dramatiques di Artcena e il Prix des Journées de Lyon des Auteurs de Théâtre nel 2014, il Prix Godot des lycéens e il Prix Sony Labou Tansi des lycéens nel 2016. I prossimi lavori sono Et le ciel est par terre, Tout entière, Fondre e Soudain Romy Schneider (finalista al Grand Prix de littérature dramatique 2020, trasmesso su France Culture nel settembre 2021 – Grand Prix de la Fiction radiophonique francophone de la Société des Gens de Lettres 2022).
Dal 2019 lavora con la regista Lorraine de Sagazan. Insieme hanno creato L’Absence de père basato su Platonov di Cechov (2019), La vie invisible (2020, trasmesso su France Culture nel marzo 2021) e Un sacre (2021).
La Vie Invisible © Christophe Raynaud de Lage
Ritratto Lorraine de Sagazan © Daniele Molajoli
Ritratto Guillaume Poix © Francesca Mantovani