Mostra

EPOPEA CELESTE

Art Brut nella collezione Decharme

01.03 - 19.05.2024

Poster della mostra Zoom Corbaz © Collezione Bruno Decharme
Aloïse Corbaz, Senza titolo, tra il 1940 e il 1950 © Collezione Bruno Decharme
  • A cura di
  • Caroline Courrioux
  • Bruno Decharme
  • Barbara Safarova
  • Sam Stourdzé

La mostra invita i visitatori a scoprire 180 opere selezionate dalla collezione di Bruno Decharme, un vero e proprio panorama dell'Art Brut a livello internazionale.

L’arte outsider non ha mai smesso di scuotere la storia dell’arte e di nutrire menti resistenti alle norme, mettendo in discussione le nozioni classiche di arte e creazione, nonché quelle di normale e patologico. Ma chi sono questi artisti speciali, testimoni di un altro mondo, estranei alle tendenze e alle influenze stilistiche? Si distinguono – o sono tenuti in disparte – dalla cultura delle belle arti, dai codici e dai luoghi che la compongono: scuole, accademie, musei, fiere…


La collezione Bruno Decharme

Le opere che compongono la collezione di Bruno Decharme di art brut, o outsider art come è conosciuta nel mondo anglosassone, sono lavori altamente creativi che sono in diretto contatto con le anomalie del mondo contemporaneo: guerra, distruzione, ingiustizia sociale ed economica, violenza sui bambini (Henry Darger), immagini di propaganda e regimi oppressivi (Ramon Losa, Lázaro Antonio Martínez Durán, Alexander Lobanov).

A volte, l’isolamento, il confino o l’esilio spingono l’artista a fuggire in un’esplorazione fittizia dell’universo (Adolf Wölfli), a reinventare un mondo parallelo (Aloïse Corbaz) o a evocare fantasmi, spettri, creature ibride e bestie mostruose che da sempre abitano il nostro inconscio collettivo.

Figure antropomorfe, geografie intime, disegni di talismani, cartografie mentali, templi indiani e architetture barocche costituiscono il viaggio tra i margini che la mostra racconta. Ai margini dell’immaginazione, sperduti nella realtà, cosparsi di stelle, questi “outsider” ridisegnano costantemente i contorni di un universo che inventano man mano. Con la libertà e l’alterità come uniche bussole, raccolgono, accumulano, riempiono, decifrano, anneriscono, distorcono, amplificano, ordinano e costruiscono. Senza filtri, si imbarcano in epopee celestiali.

L’ossessione e la perseveranza del collezionista Bruno Decharme, che ha dedicato la sua vita a costruire una delle più importanti collezioni di art brut del mondo, ci invita a mettere in discussione le nostre certezze e a guardare con benevolenza alla nozione stessa di creazione, avanzando l’idea che fare il mondo è fare un’opera d’arte.  

LA COLLEZIONE DECHARME

Iniziata alla fine degli anni ’70, questa collezione è diventata un punto di riferimento, riunendo quattrocento importanti artisti dell’Art Brut dal XVIII secolo ai giorni nostri. Nel 1999, Bruno Decharme ha fondato l’associazione abcd (art brut connaissance & diffusion), un laboratorio di ricerca diretto da Barbara Safarova, il cui lavoro si concretizza attraverso mostre, la pubblicazione di libri e la produzione di film. Parte di questa collezione, conservata dalla sua famiglia, è esposta alla mostra Épopées célestes. Per maggiori informazioni, visita il sito web della Collezione Decharme: abcd / ART BRUT

 

LA STORIA DELL’ART BRUT

Nel libro L’Art Brut preferita alle arti culturali (Parigi, Galerie René Drouin, 1949), Jean Dubuffet definisce l’art brut come “opere eseguite da persone non istruite dalla cultura artistica, in cui il mimetismo, contrariamente a quanto accade con gli intellettuali, ha poca o nessuna parte, cosicché i loro autori attingono tutto (…) dal proprio background e non dai cliché dell’arte classica o dell’arte alla moda. Quello che vediamo è un’operazione artistica pura e cruda, reinventata in tutte le sue fasi dal suo creatore, sulla base dei suoi soli impulsi”. Se il territorio dell’Art Brut è quello dell'”uomo comune al lavoro”, come diceva Dubuffet, si può anche dire che il destino di quest’ultimo è poco comune, caratterizzato da un nodo tra la Storia e la vita privata dell’artista, in cui non si riesce più a distinguere l’una dall’altra.

La mostra in immagini

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Barbara Safarova

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Bruno Decharme

Sam Stourdzé

Caroline Courrioux

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Jean Dubuffet

IL NOSTRO PROGRAMMA DI EPOPEE CELESTI

Come estensione della mostra, nelle sale espositive si terrà un concerto immersivo. Colloquio I Giornata di studio sulla mostra ÉPOPÉES CÉLESTES
Venerdì 3 maggio 2024 dalle 11:00 alle 17:30 Gratuito

“Sono onorato di essere nato nella tua testa.nella tua testa”.Mercoledì 20 marzo 2024 dalle 18:00 alle 19:00 A cura di Séverine BallonIngresso: 7€ / 2€ (tessere SOLO, DUO, TRIBU) Con : Séverine Ballon; Joris Rühl, clarinetto basso; Lê Quan Ninh, percussioni; Édith Proust, attrice; Babouillec, autore Visita per famiglie con bambini dai 5 ai 10 anni Tutte le domeniche alle 15.00 in francese e alle 16.30 in italiano Durata: 1h30 Una visita divertente alle sale della mostra, guidata da un mediatore di Villa Medici.

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