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16.02.2017
L’installazione di Eva Marisaldi (Bologna, 1966; vive e lavora a Bologna) che occupa le Citerne trasforma lo spazio, attraverso una serie di sistemi linguistici, in una stanza articolata dove il suono viene esplicitato in soluzioni grafiche (il video Cornucopia, 2005), plastiche (la scatola meccanica Senza titolo, 2017) o puramente acustiche(Analfabeta, 2000), conducendo lo spettatore a un’esperienza multisensoriale che integra gli impulsi creativi prodotti dalle opere già presenti.