Arti visive

Jean-Charles de Quillacq

Jean-Charles de Quillacq

2023-2024
2023-2024

Jean-Charles de Quillacq (Francia, 1979) sviluppa insiemi di sculture allo stesso tempo organiche e astratte, concettuali e feticiste, che presenta invitando altri a partecipare ai loro protocolli espositivi. Ha prodotto diverse performance, tra cui Transport Amoureux al Triangle France nel 2018 e Fraternité Passivité Bienvenue al Palais de Tokyo nel 2016.

Al suo lavoro sono state dedicate diverse mostre personali, in particolare nel 2021 ad Art 3 Valence, nel 2020 alla galleria Marcelle Alix, che lo rappresenta, a Bétonsalon nel 2019 e a La Galerie, centre d’art contemporain de Noisy-le-Sec nel 2018. Ha recentemente esposto al Bemis Art Center (Omaha, USA), al Museo d’Arte Moderna di Parigi, al Palais de Tokyo, alla Biennale Matter of Art di Praga e all’ultima Biennale di Rennes. Jean-Charles de Quillacq si è diplomato all’École des Beaux-Arts di Lione e ha proseguito la sua formazione artistica alla Weißensee Kunsthochschule di Berlino e alla Rijksakademie di Amsterdam, di cui è stato residente nel 2010 e 2011.

Attraverso le sue sculture, Jean-Charles de Quillacq interroga il rapporto con il corpo, di cui mostra la penetrabilità e la porosità rispetto alle nostre economie capitalistiche. Per il suo progetto a Villa Medici, si interessa al concetto italiano di morbidezza. Mentre il termine francese “morbide” ha sempre una connotazione patologica, la derivazione italiana di morbidezza nel XVI secolo si evolve piuttosto verso un apprezzamento positivo della morbidezza, contestualmente alla rappresentazione di un nuovo corpo, molto più giovane e di tipo indistinto. La mollezza di questi corpi rinascenti è legata al modo in cui pensiamo il nostro rapporto con il mondo, e il progetto di Jean-Charles de Quillacq mira a dispiegare tutto il potenziale positivo dell’essere morbidi, se si accolgono logiche diverse da quelle convalidate dai nostri regimi capitalistici.

 

Ritratto foto © Daniele Molajoli
Ritratto video © Laurent Perreau pour l’Académie de France à Rome – Villa Médicis