Storico dell'arte

Francesca Alberti

Francesca Alberti

2014-2015
2014-2015

Francesca Alberti
Direttrice del dipartimento di Storia dell’Arte (dal 2019)
Borsista all’Accademia di Francia a Roma (2014 – 2015)
Contatto:
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Bio

Periodo: 2014-2015
Professione: Storico dell’arte Francesca Alberti, nata nel 1982, vive e lavora a Parigi. È dottore in storia dell’arte all’Université Paris I Panthéon-Sorbonne, con una tesi dal titolo Le rire, le comique et le ridicule dans la peinture Italienne de la Renaissance. Des facéties de Corrège aux fables burlesques de Tintoret. Specialista del Rinascimento, ha insegnato all’Université Paris I e all’Université catholique de l’Ouest-Angers. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste specializzate e in opere collettive (Cuckoldry and Impotence in Early Modern Europe, Extravagances amoureuses : l’amour au-delà de la norme à la Renaissance). È coeditrice dei volumi Penser l’étrangeté. L’histoire de l’art de la Renaissance italienne entre bizarrerie, extravagance et singularité (Rennes, P.U.R., 2012) e Rire en images à la Renaissance (in uscita presso Brepols nel 2014). Il suo lavoro di ricerca ha beneficiato di borse di studio del Centro Olandese di Storia dell’Arte (Firenze), del Deutesches Form für Kunstgeschichte (Parigi) e dell’Université Paris I. Le sue ricerche riguardano la cultura del riso e il suo impatto sulla tradizione figurativa, sulla parodia, il folklore e le tradizioni popolari nel Rinascimento. Coeditrice della rivista purpose.fr dal 2007, è direttrice di purpose éditions dal 2013. Si è occupata dell’ideazione dell’opera Jean-Jaurès del fotografo Gilles Raynaldy (ottobre 2014).

Durante il suo soggiorno a Villa Medici, Francesca Alberti si dedicherà al progetto di ricerca “À l’origine du gribouillage moderne, gribouiller et griffonner à la Renaissance”, che intende studiare la percezione e la pratica dello scarabocchio nel Rinascimento,in una prospettiva al contempo artistica, storica e antropologica. Il progetto ha lo scopo di mostrare l’apporto considerevole di quest’epoca alla costruzione di una concezione moderna dello scarabocchio, risorsa espressiva per gli artisti. Sin dall’inizio dell’epoca moderna, la percezione dello scarabocchio non ha smesso di evolvere e gli artisti hanno trovato in queste forme grafiche, al confine con la produzione popolare, un’inesauribile riserva di forme e nuovi significati per il linguaggio artistico.

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