Arti visive / Letteratura - Residenza Medici

Rose Vidal

Rose Vidal

02/10/2023 / 03/11/2023
Inizio residenza 02/10/2023
Fine residenza 03/11/2023

Rose Vidal è artista, autrice e critica d’arte.

Nata nel 1997 a Parigi, dove vive e lavora, ha studiato all’Ecole des Arts Décoratifs de Paris dopo aver completato gli studi di letteratura e una ricerca universitaria sulla contemporaneità delle forme d’arte dal Rinascimento. Il suo lavoro continua oggi in una proteiforme creazione plastica, che combina la produzione di oggetti, testi, finzioni e immagini con le pratiche della performance, del corpo e del linguaggio.

Anche critico, contribuisce regolarmente al quotidiano online AOC con scritti sull’arte, il cinema, la letteratura e, più in generale, sulla creazione contemporanea. Partecipa all’elaborazione della rivista Décor, dedicata alle creazioni emergenti nei campi del design e delle arti, e co-dirige il secondo numero pubblicato nell’estate del 2022, sulla questione del “volgare”. Il suo primo libro Chaplin è stato pubblicato nel 2022 nella collana “Icônes” delle Edizioni Les Pérégrines. Nel 2022 e 2023 ha assistito il curatore François Piron al Palais de Tokyo per “Exposé-es” (17/02/23 – 14/05/23), la sua mostra collettiva concepita con la storica e critica d’arte Elisabeth Lebovici, basata sul suo libro Ce que le sida m’a fait (JPR, 2017).

 

Il suo progetto a Villa Medici: Percocette

Dal 1999 al 2016, si stima che negli Stati Uniti siano morte 453.300 persone a causa dell’uso di oppioidi. Il fenomeno della dipendenza si sta diffondendo ed è ormai descritto come una pandemia globale. L’antidolorifico, un palliativo, sembra essere una chiave di volta nell’economia molecolare dei nostri corpi – come se ai corpi di tutta la società mancasse una sostanza specifica per vivere in società. Insieme dobbiamo ammetterlo: siamo sopraffatti dal dolore e non sappiamo come affrontarlo.

Da questa dolorosa constatazione nasce un motivo di scrittura: quello di identificare i dolori delle nostre società liberali contemporanee raccogliendoli nelle strade o negli spazi intimi. Il progetto di Rose Vidal è quello di verificare, nel tempo lungo di una storia, la scommessa di una funzione curativa o palliativa dell’arte. Propone quindi di immaginare l’arte come una fabbrica di antidolorifici di plastica e di comporre le sue cure nell’infinita officina della finzione, forgiando opere d’arte come si forgiano armi.

La residenza a Villa Medici segna la prima tappa di questa ricerca, dove l’autrice trarrà dall’energia pittorica di Roma le forme dei suoi antidolorifici artistici, e andrà a conoscere il suo personaggio-anestetizzante, artigiano del narcotico, mercenario antidolorifico.

 

© Vincent Ferrane