I giovedì della Villa | 21 aprile

I giovedì della Villa – Questions d’art è un nuovo ciclo di appuntamenti dedicato alla creatività contemporanea e organizzato dall’Accademia di Francia a Roma. Ogni giovedì, una personalità del mondo delle arti e della cultura viene invitata a Villa Medici per condividere con il pubblico le domande che accompagnano il suo lavoro. Rivoluzione ’60: dagli stili di vita all’arte nuova 19.00 incontro con Maria Luisa Frisa , critico, curatore e docente, e Alessandra Mammì , giornalista 20.30 incontro con Grazia Varisco , artista, e Alessandra Mammì Gli anni Sessanta in Italia sono gli anni del boom, della ripresa industriale, dell’invenzione, della fiducia nel futuro. L’Informale lascia il campo a inedite geometrie e sperimentazioni percettive. Il neorealismo evolve verso una nouvelle vague. Persino i corpi cambiano e gli abiti si accorciano e si geometrizzano. Maria Luisa Frisa e Grazia Varisco ripercorreranno questo momento storico di grande fermento creativo, in cui artisti, designer, architetti, imprenditori seppero lanciarsi in comuni avventure per ricostruire il mondo e uscire dalla recente catastrofe. Un periodo di rivoluzioni che trasformano gli utensili, minimalizzano le case e immaginano nuove città. Maria Luisa Frisa è critico, curatore e direttrice del Corso di laurea in design della moda e arti multimediali allo Iuav di Venezia. Ha curato mostre e pubblicato libri sul linguaggio della moda e in particolare sul rapporto fra arte, moda e design. È direttore per Marsilio Editori della collana “Mode” dedicata alle idee e alle figure della moda. È Visiting Professor per il Fashion Curating del London College of Fashion e presidente dell’Associazione italiana degli studi di moda (MISA). Grazia Varisco, nata a Milano nel 1937, è stata l’unica donna a partecipare al movimento Arte Programmata e Cinetica negli anni Sessanta ed è una delle fondatrici del GruppoT. Il suo lavoro artistico si estende al design industriale, all’editoria e all’immagine della città. Professore all’Accademia di Brera dal 1981 al 2007, è oggi ritenuta tra i più significativi testimoni della ricerca artistica italiana del secondo Novecento. Ingresso libero nel limite dei posti disponibili.

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