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I giovedì della Villa | 2 marzo

19 Esplorare la città dai suoi margini: Olivier Kosta-Théfaine Nato nel 1972, Olivier Kosta-Théfaine , attualmente borsista a Villa Medici, si definisce un “pittore di paesaggi” ed esplora la città dai suoi margini. Nell’intento di riabilitare il “non interessante” o il “connotato”, l’artista ricolloca nel campo della poesia il rapporto di forza spesso inestricabile che intratteniamo con la città. Considerandosi lui stesso un puro prodotto della città, si fa gioco degli stereotipi e trasforma i riferimenti comuni. Il classico è allontanato attraverso tecniche di “vandalismo cheap”; quando compone sulle tre cupole del Palais de Tokyo un cielo bruciato con l’accendino, ispirato agli affreschi dei palazzi italiani, i graffiti dei soffitti della sua adolescenza assumono quindi l’aspetto di dipinti rinascimentali. Nel 2015, Olivier Kosta-Théfaine inaugura “(Idéale) géographie”, una serie di mostre collettive nelle quali riunisce artisti internazionali interessati come lui ai margini dei paesaggi urbani. 20.30 Benjamin Attahir: Un grain de figue Doppio monologo con musica di Benjamin Attahir e testo di Lancelot Hamelin , entrambi borsisti all’Accademia di Francia – Villa Medici, per voce di donna soprano e ensemble. Un grain de figue può essere visto sia come una composizione teatrale che come una fotografia che si sta sfumando. La scenografia diventa soltanto il luogo e il tempo abitato dall’essere davanti ai nostri occhi. Nella cucina di un piccolo appartamento, durante una notte piovosa, si può vedere solo una caraffa e un bicchiere, un geranio che sta morendo e, su una sedia, un vestito scuro. Ma su un’altra sedia c’è una donna, spettinata, appena sveglia. Sulla camicia da notte, ha indossato quella di un uomo. Quando posa i piedi sulla sedia, porta le cosce contro il petto, il mento sulle ginocchia, e la sedia scricchiola. Fuori il rumore della pioggia, e in quel luogo, in quel momento, inizia Un grain de figue .

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