Mostre

Art Club #31 Namsal Siedlecki

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria per fasce orarie.
Durata della visita libera: 30 minuti. Percorso all’esterno, nei giardini di Villa Medici.

Giovedì 24 settembre alle 18:00 / 18:15 / 18:30 / 18:45 / 19:00 / 19:15 / 19:30 / 19:45 / 20:00 / 20:15 / 20:30 / 20:45

Venerdì 25 settembre alle 16:00

Sabato 26 settembre alle 10:30 / 11:30

Domenica 27 settembre alle 10:30

Iniziata nel 2016, la serie Art Club continua a portarvi a incontrare artisti contemporanei internazionali in uno spirito di apertura alle più svariate forme di creazione. Sotto la curatela di Pier Paolo Pancotto, questo autunno l’Art Club #31 vi fa conoscere il lavoro dell’artista Namsal Siedlecki (1986, Greenfield, USA; vive e lavora a Seggiano).

La ricerca di Namsal Siedlecki focalizza la propria attenzione sulle materie organiche e inorganiche presenti nella vita quotidiana. Le analizza sia al loro stato primigenio che in quello artificiale, vale a dire modificato dall’azione condotta da agenti endogeni (l’evoluzione genetica delle sostanze naturali) che esogeni (l’intervento umano o di altri fattori esterni). Sin dagli esordi, come un moderno alchimista, Namsal Siedlecki si confronta con un’ampia varietà di materiali (metallo, cuoio, pergamena, cera, vetro, cenere, ghiaccio, sale…) e di soluzioni tecniche volte alla loro trasformazione.

Ne sono prova i lavori selezionati per Villa Medici, capaci di testimoniare l’articolazione e la coerenza della sua ricerca: dalla vasca galvanica (all’interno della quale avviene la trasformazione delle sculture) alle zucche giganti, corredate di semi galvanizzati, ai plinti di ghiaccio sciolti dal sale, e alle teste di bronzo accompagnate dalle monete raccolte nella Fontana di Trevi.

Inoltre, due prove della sua più recente ricerca, le cosiddette “tele pietrificate” realizzate traendo spunto dall’esperienza condotta da Jean Serre a Saint-Nectaire. Nel 1821 egli si accorse che l’acqua che fuoriusciva da una roccia nel suo terreno aveva la particolarità di lasciare un deposito di calcio. Iniziò a scavare cunicoli per incanalare l’acqua fino ad un pozzo dove costruì una scala di legno in cui fece passare l’acqua, facendo sì che l’evaporazione del biossido di carbonio permettesse al carbonato di calcio di depositarsi su degli oggetti che venivano posizionati sui suoi gradini. Così, come dice l’artista “le tele si pietrificano nell’oscurità di una caverna, la natura velocizza sé stessa (…) Un viaggio dall’oscurità alla luce. La costante tensione dell’essere umano verso la contrazione di tutti i ritmi naturali. Avvicinare e inglobare futuri sempre più lontani nella materia del suo presente. L’ipotesi di un futuro lontano e il mezzo che ci ha portato a vederlo. Una macchina del tempo”.

Namsal Siedlecki
Mostre personali (selezione): In Extenso, Clermont-Ferrand, Francia (2019).
Mostre collettive (selezione): #80| #90 & more, La Fondazione, Roma (2020); Della materia spirituale dell’arte, Maxxi, Roma (2019); #80| #90, Villa Medici, Roma (2019); #Villamedicimylove, Art club, Villa Medici, Roma (2019); La febbre, Palazzo Mazzarino, Palermo (2018); TU35 expanded, Centro Pecci per l’arte contemporanea, Prato (2017); Trigger party, Marsèlleria, Milano (2016); Cosi accade, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2014).

Informazioni importanti
Al fine di garantire un ambiente sicuro per tutti, chiediamo ai gentili visitatori di munirsi obbligatoriamente della propria mascherina prima di accedere a Villa Medici.
La prenotazione anticipata (gratuita) è obbligatoria per questo evento e sarà ammesso un numero limitato di persone per fasce di visita.
Sarà disponibile un gel igienizzante per le mani all’ingresso del sito e si effettuerà una misura della temperatura corporea.
Grazie della collaborazione!

Immagine: Courtesy l’artista e Magazzino, Roma.

 

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