Carolus Duran

Charles Émile Auguste Durand (o Durant) detto Carolus-Duran (nato il 4 luglio 1837 a Lille, morto il 17 febbraio 1917 a Parigi) è un pittore francese.

A volte etichettato come «pittore mondano», è stato il ritrattista delle donne e dei bambini dell’alta società della Terza Repubblica. Questo artista è l’archetipo del ritrattista mondano ed esperto. E’ stato tra i fondatori della Société Nationale des Beaux-Arts e direttore dell’École française de Rome.

Figlio di albergatori, impara l’arte del disegno presso lo scultore Augustin-Phidias Cadet de Beaupré all’Académie de Lille, e poi studia per due anni pittura con François Souchon, anch’egli allievo di David. Arriva a Parigi nel 1853 e assume lo pseudonimo di Carolus-Duran. Segue i corsi dell’Académie Suisse dal 1859 al 1861. All’inizio della sua carriera è influenzato dal realismo di Gustave Courbet, che conosce in questo periodo, e diventa amico di Édouard Manet, Henri Fantin-Latour, Félix Bracquemond e Zacharie Astruc. E’ proprio nel 1859 che espone per la prima volta al Salon.

Dal 1862 al 1866, viaggia a Roma e in Spagna grazia a una borsa di studio della sua città natale. Da allora il suo stile si trasforma: abbandona l’influenza di Courbet per ispirarsi a Diego Vélasquez, di cui sarà, insieme a Manet, uno dei più fervidi ammiratori. Di ritorno in Francia, espone encora al Salon e riceve per la prima volta una medaglia d’oro nel 1866.

Sposa Pauline Croizette, pastellista e miniaturista, di cui dipinge nel 1869 un ritratto considerato uno dei suoi capolavori, “La Dame au gant”. Avranno tre figli, due femmine e un maschio; la maggiore sposerà Georges Feydeau.

A partire dal 1870, dopo il successo di “La Dame au gant”, Carolus-Duran si dedica principalmente ai ritratti. Il suo successo gli permette di aprire un atelier a Montparnasse, dove insegna la pittura secondo Velasquez. Riceve la Legion d’Onore nel 1872 e viene nominato ufficiale nel 1878, commendatore nel 1889 e grande ufficiale nel 1900.

Nel 1889 e nel 1900, è membro della giuria dell’Esposizione Universale. Nel 1890 participa alla fondazione della Société Nationale des Beaux-Arts e nel 1904 viene eletto membro dell’Académie des Beaux-Arts. Nonostante non abbia mai ottenuto il Prix de Rome, e in mancanza di altri candidati, viene nominato direttore dell’Accademia di Francia a Roma nel 1905, ruolo che riveste fino al 1913.

E’ stato spesso rimproverato a Carolus-Duran, in particolare da Camille Pissarro, di non usare la sua tecnica e il suo talento evidenti in modo più avventuroso – proprio mentre la pittura francese era in piena evoluzione, con gli impressionisti e i loro discepoli – e di essersi dedicato soltanto ai ritratti, certamente remunerativi, ma convenzionali.

Émile Zola ha detto di lui: “Carolus-duran è molto abile; sa rendere Manet comprensibile al borghese, si ispira a lui solo fino a dei limiti conosciuti, condendolo a uso e consumo del pubblico. Aggiungete a ciò che si tratta di un tecnico molto dotato, che sa piacere alla maggioranza”.

Carolus-Duran ha saputo navigare tra l’accademismo di un Cabanel e dei suoi discepoli e la sperimentazione dei suoi contemporanei più arditi. Ha saputo inoltre conferire ai suoi ritratti una naturalezza e una vita che li rende fuori dall’ordinario. I suoi dipinti di sagome di rocce nere sulla spiaggia di Audresselles, molto rappresentativi del XX secolo sia per la loro potenza espressiva che per la loro sobrietà, smentiscono in parte le affermazioni di Zola.