Call for Papers | Studiolo #19 (2023)

06 Marzo 2023

Numero #19 della rivista Studiolo
Scadenza per la consegna degli articoli: 6 marzo 2023 (call for papers chiuso)
Stampa: Autunno 2023

Pubblicata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Studiolo è una rivista annuale di Storia dell’arte dedicata alla produzione e agli scambi artistici tra l’Italia, l’Europa e il Mondo, dal Rinascimento ai nostri giorni. Costituisce uno spazio aperto alle ricerche più recenti che interessano la Storia dell’arte, tanto nei suoi argomenti quanto nei suoi metodi. Ogni numero è composto da un dossier tematico e da alcune rubriche: la rubrica essais, contenente articoli fuori tema, débats, legata ai dibattiti storiografici, patrimoine et histoire à la Villa Médicis dedicato alla storia dell’Accademia di Francia a Roma, alle attività di ricerca e ai cantieri di restauro programmati e seguiti dal dipartimento di storia dell’art. Infine, nella rubrica champ libre, Studiolo accoglie le proposte dei borsisti dell’anno in corso.

Dossier tematico: LA VITA DELLE OPERE

Paolo Gioli, dalla serie Museo, 1984, Composizione, polaroid Tipo 59 trasferimento parziale sur seta serigrafica e carta da disegno, grafite, 35×25 cm, Collezione privata

Artisti, collezionisti, storici dell’arte, conservatori museali si trovano costantemente a confrontarsi con la questione fondamentale della metamorfosi delle opere d’arte. Una volta completate, le opere subiscono innumerevoli trasformazioni determinate tanto da fattori intrinsechi, legati alla loro materialità (persistenza, alterazione, deperibilità, cancellazione, erosione…) quanto da fattori esterni (incidenti, vandalismo, censura, frammentazione, dispersione, decontestualizzazione, restauri…). La molteplicità di questi fattori è tale da alterare profondamente la percezione e la comprensione degli oggetti stessi.

Cosa vediamo quando consideriamo un’opera d’arte? In che modo questa testimonia e ci presenta le tracce della sua storia? Fino a che punto le trasformazioni subite nell’arco del tempo sono percepibili dallo sguardo in un determinato momento e sono in grado di riconfigurare gli oggetti all’interno di nuovi sistemi estetici, semantici e sociali?  In che modo queste questioni sono affrontate dalla storia dell’arte, dalle pratiche di conservazione, di restauro e in senso più ampio dalle scienze umanistiche e del patrimonio?

Il numero #19 della rivista Studiolo, dedicato alla Vita delle opere, invita a una riflessione critica sul carattere “vivente” e “instabile” delle opere d’arte nonché sui legami e sulle narrazioni, in continuo mutamento, che vanno costruendosi con, ed intorno, ad esse nell’arco della loro “biografia”.

Questo numero aperto a case studies e a una diversità di approcci metodologici – storici, antropologici, conservativi, giuridici, filosofici, letterari…  – invita a numerose piste di riflessione sul tema, tra cui:

  • il divenire dell’opera: mutamenti, trasformazioni, sedimentazioni temporali
  • la complessità dei concetti di autonomia, autenticità e originalità dell’opera d’arte
  • la biografia dell’opera: decontestualizzazione, ricontestualizzazione, riciclaggio, fortuna, riscoperta, viaggi, restituzioni
  • funzione sociale e socialità dell’opera 
  • forza vitale e vitalità delle opere: come si configurano nel discorso sull’arte, nella critica, nella costruzione di miti e narrazioni 
  • l’opera e la sua immagine: divulgazione, viralità e ricostruzione digitale
  • restauro e de-restauro: filosofia e motivazioni
  • declino e morte di un’opera: incidenti, distruzioni, danni, oblio
  • l’opera d’arte attraverso le mutazioni dello sguardo e delle percezioni storiche
  • una museografia della «vita delle opere».

Abbiamo il piacere di annunciare che Sébastien Allard, direttore del Dipartimento delle Pitture del musée du Louvre, è stato invitato a co-dirigere la sezione tematica del numero #19 di Studiolo dedicata alla Vita delle opere.  Un seminario di ricerca su questo tema è congiuntamente organizzato dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e dal Musée du Louvre.

Gli articoli possono essere pubblicati in tre lingue, francese, italiano e inglese e devono essere inediti. Nelle rubriche dossier, essais e débats, gli articoli devono essere compresi tra 30 000 e 80 000 caratteri (spazi e note comprese). Nella rubrica patrimoine et histoire à la Villa Médicis devono essere compresi tra 10 000 e 50 000 caratteri (spazi e note comprese).
Le immagini delle opere riprodotte devono essere fornite dagli autori libere da diritti.
Gli autori devono rispettare nei loro articoli le norme editoriali.
L’articolo deve essere accompagnato da un riassunto di 800 caratteri circa e da una biografia dell’autore di 800 caratteri che presentino le funzioni, le ricerche in corso e le pubblicazioni recenti, e completato dall’indirizzo mail. Biografia e riassunto sono da trasmettere in un documento distinto.

Tutti i documenti sono da inviare per mail, in formato Word a Patrizia Celli, segretaria di redazione: [email protected]

Scadenza per la consegna degli articoli: 6 marzo 2023 (call for papers chiuso)
Stampa: Autunno 2023


Direttore della pubblicazione: Sam Stourdzé

Caporedattrice: Francesca Alberti

Comitato di redazione: Marc Bayard (Mobilier National), Diane Bodart (Columbia University), Olivier Bonfait (Université de Bourgogne), Luisa Capodieci (Université Paris 1 Panthéon – Sorbonne), Stefano Chiodi (Università Roma Tre), Frédéric Cousinié (Université de Rouen Normandie), Ralph Dekoninck (Université de Louvain), Antonella Fenech (CNRS/ Centre André Chastel), Elena Fumagalli (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Sophie Harent (Musée national Magnin, Dijon), Michel Hochmann (EPHE, Paris), Dominique Jarrassé (Université de Bordeaux 3, École du Louvre), Annick Lemoine (Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la ville de Paris), Maria Grazia Messina (Università degli Studi di Firenze), Patrick Michel (Université Charles de Gaulle – Lille 3), Philippe Morel (Université Paris 1 Panthéon – Sorbonne), France Nerlich (Université de Tours, INHA), Patricia Rubin (Institute of Fine Arts, New York University), Tiziana Serena (Università degli Studi di Firenze), Anne-Elisabeth Spica (Université de Lorraine), Véronique Yersin (Éditions Macula), Giovanna Zapperi (Université de Genève).

Coordinamento editoriale: Cecilia Trombadori

Segreteria editoriale: Patrizia Celli

Graphic design: Schaffter Sahli

Editore: Éditions Macula