Proiezione e incontro | “Ellil alghadhab li nahlamou” : Uno sguardo sulla giovane creazione tunisina

07 Marzo 2024

Giovedì 7 marzo
18:00-20:00
Sala Michel Piccoli
Gratuito
In francese

Proiezione di 5 cortometraggi, registi: Achref Toumi, Wafa Lazhari, Amine Koudhai, Dora Dalila Cheffi e il residente Younès Ben Slimane
Curatrice : Camille Lévy Sarfati
Presentato da : i borsisti Morad Montazami e Ismaïl Bahri, Camille Lévy-Sarfati e il residente Younès Ben Slimane


Nove artisti, membri di una vivace comunità artistica tunisina, raccontano la realtà che abitano – le loro notti, la loro rabbia, i loro sogni.

Ellil alghadhab li nahlamou (Sogniamo la notte) riunisce i film di una giovane generazione di videoartisti e registi tunisini. Tutti portano l’espressione intima di una gioventù coinvolta negli sconvolgimenti del suo tempo, dove il disordine, la rabbia e il desiderio di uscire dal mondo sembrano essere in aumento. Cosa resta da combattere contro la rinuncia? Il potere dell’immaginazione, l’ostinazione a creare, la speranza forse di rovesciare l’ordine stabilito.

In collaborazione con il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la Villa Médicis propone la prima parte di un programma ideato dalla curatrice Camille Lévy Sarfati, intitolato Le rêve n’a jamais de murs et il n’y fait jamais froid (estratto da Fil du temps di Etel Adnan, Galerie Lelong, 2021), composto da cinque cortometraggi. Seguirà un dibattito condotto da Morad Montazami, con Camille Lévy Sarfati, Ismaïl Bahri e Younès Ben Slimane.

Questa prima parte del programma sarà integrata da una seconda parte, Les vaincus auront toujours le dernier mot (I vinti avranno sempre l’ultima parola) che ribadisce la rabbia sociale, politica e ontologica di una giovane generazione di artisti come spinta verso una creazione vivida e audace. L’ultima parte, Et la lumière attend (E la luce attende), racconta il cinema come esperienza confortante, forse ottimistica, di incontro. I titoli si riferiscono alla raccolta di poesie Au fil du temps di Etel Adnan come omaggio all’artista e poeta scomparsa nel 2021.

PROSSIMA PROGRAMMAZIONE

Il programma sarà proiettato integralmente al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo tra l’8 e il 24 marzo e sarà completato da una serata di proiezioni da Careof a Milano il 10 marzo, con la presenza della curatrice Camille Lévy Sarfati.

I CORTOMETRAGGI

I sogni non hanno mai pareti e non si raffreddano mai (Le rêve n’a jamais de murs et il n’y fait jamais froid) estratto di Fil du temps di Etel Adnan, Galerie Lelong, 2021.
– Dora Dalila Cheffi, Tunisian Dance Tutorial with Mamou, 2022
– Younes Ben Slimane, We knew how beautiful they were, these islands, 2022
– Achref Toumi, The Tiger Was Her Keeper, 2022
– Wafa Lazhari, To you, 2023
– Amine Koudhai, And I Said God Get Me Out From Here, 2020

LA CURATRICE

Curatrice, scrittrice e regista indipendente con sede a Tunisi, Camille Lévy Sarfati è l’ex direttrice del centro d’arte 32bis. Il suo lavoro curatoriale si concentra sulle pratiche contemporanee tunisine e nordafricane, attorno alle quali ha ideato diverse mostre e programmi di sostegno. È cofondatrice dell’associazione Nessij, che mira a promuovere la scena artistica tunisina e a incoraggiare la mobilità internazionale degli artisti e degli operatori artistici tunisini.

GLI ORATORI

Ismaïl Bahri utilizza video, disegno, scultura e suono, senza alcuna specializzazione. Il suo lavoro è interessato al significato che emerge alla periferia dello sguardo, alla presenza del mondo circostante che affiora e rivela la sua presenza. Si pone come osservatore, allestendo un dispositivo di cattura dei gesti e di sperimentazione empirica, prestando attenzione a “ciò che accade”.

Morad Montazami è uno storico dell’arte, editore e curatore. Dopo aver lavorato alla Tate Modern di Londra tra il 2014 e il 2019 come curatore per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha sviluppato la piattaforma editoriale e curatoriale Zamân Books & Curating, che esplora e rivaluta le modernità arabe, africane e asiatiche. Ha scritto numerosi saggi su artisti come Zineb Sedira, Walid Raad, Latif Al Ani, Faouzi Laatiris, Michael Rakowitz, Mehdi Moutashar e Behjat Sadr.

Younès Ben Slimane è architetto, artista e regista. Lavorando attraverso immagini in movimento e fisse, disegni e volumi, instaura un dialogo continuo tra architettura e arti visive, dove i diversi media coesistono e riflettono le rispettive potenzialità e limiti. Ha partecipato a numerosi eventi d’arte contemporanea, tra cui Documenta quindici Mobile Lab. Il suo lavoro è stato esposto al Kadist di Parigi, al Mucem di Marsiglia e al Museo d’arte contemporanea di Skopje.

I REGISTI

Achref Toumi è un artista e regista tunisino con sede a Tunisi. La sua famiglia e le sue radici in Tunisia, così come l’estetica del suo Paese, sono al centro del suo lavoro artistico. Descrive la sua pratica cinematografica come un mezzo per preservare e archiviare elementi che stanno scomparendo.

Wafa Lazhari è un architetto, artista e regista tunisina. La sua pratica artistica è nata dall’approccio concettuale sperimentato durante gli studi di architettura. Esplora la zona ambigua tra realtà e illusione attraverso il cinema, il disegno, la fotografia e l’animazione.

Amine Koudhai è un regista e videomaker. Vive e lavora in Tunisia. Attraverso le sue creazioni, cerca di creare un universo cinematografico in cui i suoi ricordi e le sue esperienze personali si mescolano con elementi surrealisti e persino fantastici.

Dora Dalila Cheffi vive e lavora tra Tunisi e Helsinki. Il suo lavoro comprende pittura, video e installazioni. Il lavoro di Cheffi ruota attorno a osservazioni ed esperienze immediate, che si traducono in opere caratterizzate da colori e forme vivaci.

Younès Ben Slimane è architetto, artista e regista. Lavorando con immagini in movimento e fisse, disegni e volumi, instaura un dialogo continuo tra architettura e arti visive. I suoi film sono stati selezionati per festival come Locarno Film Festival, CPH:DOX et DokuFest.


In collaborazione con il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Careof


Crediti immagini
Immagine di copertina : The Tiger was her protector © Achref Toumi (2022)
Ritratto di Camille Lévy Sarfati © Bachir Tayachi
Ritratto d’Ismaïl Bahri © Daniele Molajoli
Ritratto di Morad Montazami © Daniele Molajoli
Ritratto di Younès Ben Slimane © Younès Ben Slimane