Letteratura oggi – Ciclo di conferenze di letteratura organizzate da Philippe Artières

Il termine d’incontri letterari è particolarmente giustificato quest’anno, poiché per prima volta dalla creazione delle serate Letteratura, oggi , degli autori italiani e francesi si incontreranno intorno alla stessa tavola per trattare il tema scelto. L’Io come personaggio Dalla famosa citazione di Flaubert “Emma Bovary sono io”, l’Io ha avuto una lunga storia nella nostra letteratura. Annie Ernaux per la scrittura autobiografica, ma sopratutto Serge Dubrovsky e Hervé Guibert con l’auto-fiction hanno costruito l’Io come un personaggio, un personaggio impercettibile, sfuggente, affascinante, che trasgredisce la frontiera della menzogna e della verità, della finzione e del reale, della modestia e dell’impudicizia. Due autori hanno fatto negli ultimi anni proposte incisive in questo senso: in Francia Chloé Delaume, in Italia Giorgio Vasta. L’una fa della sua vita, un’opera d’arte, l’altro usa l’Io per comunicare qualcosa in comune ad una intera generazione. Queste sono le voci singolari che ospiteremo il13 gennaio 2012 a Villa Medici. Giorgio Vasta , nato a Palermo nel 1970, vive e lavora a Torino come editore, consulente editoriale e docente di scrittura narrativa alla Scuola Holden e al celebre Istituto Europeo di Design (IED) di Torino. Come uomo di lettere, Giorgio Vasta, ha lavorato anche per la radio a Radio2 Rai, ha curato un’antologia dedicata alla vita e al lavoro del cantante Fabrizio de André intitolata: Deandreide. Storie e personaggi di Fabrizio De André in quattordici racconti di scrittori italiani (Bur, 2006). Ha inoltre partecipato con Edoardo Novelli, alla pubblicazione del libro di fotografie di Alberto Negrin, Niente resterà  pulito . Il racconto della nostra storia in quarant’anni di scritti e manifesti politici (Bur, 2006). Il suo primo romanzo Il tempo materiale (Minimum Fax, 2009) ha lasciato il segno. E’ stato tradotto da Gallimard nel 2010. Il libro dà voce a Nimbus, un giovane ragazzo di 11 anni, osservatore degli anni di piombo e narratore di un periodo storico che ha segnato una intera generazione di italiani. Lui e i suoi amici sono testimoni di una storia di adulti; grazie all’adozione di nuovi codici fisici e linguistici, imitano i protagonisti che essi giudicano con ironia e inquietudine. Chloé Delaume è nata il 10 marzo 1973. E’ scrittrice, performer e direttore della collezione Extraction alle Edizioni Joca Seria. Ha pubblicato finora venti libri, tra cui Le Cri du Sablier (Prix Dicembre 2001, Edizioni Folio), Certainement pas (Edizioni Verticales, 2004), J’habite dans la télévision (Edizioni Verticales, 2007), Dans ma maison sous terre (Edizioni Le Seuil, Fiction & Cie, 2009). A gennaio 2012, uscirà il suo ultimo libro Une femme avec personne dedans presso le Edizioni Fiction & Cie. Nel 2012, ha dedicato un saggio sull’autofiction, presso la casa editrice PUF, La règle du Je. Dal suo ultimo romanzo, Les Mouflettes d’Atropos , pubblicato nel 2000 dalle Edizioni Farrago, pratica l’autoficion. La sua identità si ricostruisce libro dopo libro, ognuno di loro costituisce un episodio delle sue avventure, poiché elle stessa si definisce un personaggio di fiction. Utilizza il suo vivere quotidiano come fonte e resta legata a schemi poetici o formalisti: la letteratura è per lei, prima di tutto, rilegata alla nozione di esperienza estetica. Se l’io è al centro del suo lavoro, lo è anche per promuovere la nozione di soggettività. Di fronte alle fiction collettive, alla formattazione e al determinismo socio culturale, l’individuo deve protegge e imporre la propria istanza enunciatrice, con il rischio che il suo Io sia divorato da un Noi scritto da altri. INFORMAZIONI Ore 19.30 | Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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