Convegno sul cinema muto italiano

Convegno internazionale di storia del cinema e di storia dell’arte VERSO UN’ESTETICA DELLO SPETTACOLARE Il cinema muto italiano all’incrocio tra le arti plastiche e decorative (1896-1930) L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, il Labex Arts-H2H e l’Università Paris 8 (ESTCA), con la partecipazione della Fondazione CSC – Cineteca Nazionale di Roma e della Fondazione Cineteca di Bologna, organizzano a Villa Medici il 15 e il 16 giugno 2017 un convegno internazionale sul cinema muto italiano. L’iniziativa s’iscrive nell’ambito del progetto di ricerca Il cinema italiano muto all’incrocio delle arti europee (Labex Arts-H2H/ Paris 8 – ESTCA, EA 4385, EA 1573 / Paris 10 (HAR) / ENS Louis-Lumière/ BnF). Destinato a durare tre anni (2017 -2019), il progetto è interamente dedicato al cinema muto italiano dalle origini del mezzo fino all’avvento del sonoro. Presentazione L’obiettivo del progetto è di collocare il cinema muto italiano nel contesto artistico, mediatico e culturale che gli è proprio, sottolineando da un lato la sua ricchezza e le sue peculiarità, dall’altro i numerosi contatti che esso ha avuto con il mondo culturale europeo, in particolar modo con quello francese. Fondamentale l’aspetto dell’interdisciplinarietà. Lo scopo non secondario del progetto è infatti di promuovere i contatti e la collaborazione fra i ricercatori di Storia del cinema, di Storia dell’Arte e di Storia dell’Italia Contemporanea e le istituzioni che hanno come missione la conservazione e la salvaguardia del patrimonio cinematografico. L’appuntamento del giugno 2017 (primo di tre incontri di studio e riflessione a cadenza annuale previsti fino al 2019 a Villa Medici) è dedicato ai rapporti fra cinema, pittura, scultura, arti decorative e della scena. L’industria italiana del film è percorsa infatti tra 1896 e 1930 da una duplice tensione. Da una parte, nella ricerca di un contatto diretto con il mondo dell’arte, è costantemente alla ricerca di una legittimazione estetica. Dall’altra, appoggiandosi alla fortuna di spettacoli all’epoca molto popolari (come la danza, l’opera, il teatro, la pantomima, il tableau vivant), essa cerca di aumentare ancor più il suo appeal nel pubblico. Questa tensione investe però non solo temi iconografici e processualità artistiche, ma anche specifiche professionalità. Moltissimi infatti i pittori e i costumisti che durante il periodo muto hanno deciso di mettere a profitto le loro conoscenze e capacità, lavorando per l’industria del film. L’obiettivo del convegno è dunque di interrogare a tutto tondo la presenza (fra riprese citazioni, sopravvivenze e migrazioni) di temi e/o professionalità legati a questi differenti ambiti artistici. In virtù di questa prospettiva, tutti i generi e le forme del cinema italiano 1896-1930, saranno presi in esame: dai film comici ai documentari, dalle prove futuriste ai primi film di propaganda fascista. In particolare ci si soffermerà su: – l’emersione e la permanenza di un’unica energia figurativa: motivi iconografici condivisi da arti visive e cinema; rappresentazione artistica del paesaggio; nascita e sorgere del futurismo e delle avanguardie. – Il talento artistico al cinema: il contributo dei pittori alla realizzazione delle scenografie e dei costumi cinematografici; l’iconografia delle riviste, la grafica pubblicitaria e i manifesti cinematografici dell’epoca. – Roma, museo a cielo aperto: Roma nella pittura e nel cinema; panorami, scorci e spazi condivisi a confronto (un eventuale studio comparato delle rappresentazioni pittoriche e cinematografiche dedicate a Villa Medici sarà particolarmente apprezzato). – Un cinema nella sua epoca: personalità legate al mondo dell’arte (artisti, storici e critici d’arte, estetologi ecc.) che scrivono o si riferiscono nel loro lavoro o nella loro riflessione teorica al cinema; personalità del mondo del cinema che si riferiscono nel loro lavoro o nella loro riflessione teorica alla pittura, alla scultura e alle arti decorative. – Il cinema come «arte totale»: l’interpretazione del film come mezzo di espressione suprema; il mito del cinema come mezzo capace di realizzare ideali artistici espressi da movimenti che vanno dal simbolismo alle avanguardie. Particolarmente considerato sarà il lavoro dedicato a fondi e materiali, relativi al cinema come alla storia dell’arte, finora poco valorizzati e poco noti. Lo scopo è infatti arrivare ad una integrazione la più ampia possibile fra tradizioni e metodologie innovative in uso in questo campo in Italia e Francia. Le lingue del convegno saranno il francese, l’italiano e l’inglese. Comitato organizzativo Jérôme Delaplanche (responsabile del dipartimento di storia dell’arte, Accademia di Francia – Villa Medici) Céline Gailleurd (Maître de Conférences, Université de Paris 8, ESTCA) Comitato scientifico Silvio Alovisio (Professore Associato, Università degli Studi di Torino) Ivo Blom (Professore, Vrije Universiteit, Amsterdam) Gian Piero Brunetta (Professore Emerito, Università degli Studi di Padova) Michele Canosa (Professore Associato confermato, Università degli Studi di Bologna) Laurent Guido (Professore, Université de Lille, CEAC) Anne-Violaine Houcke (Maître de Conférences, Université Paris Ouest-Nanterre, HAR) Luca Mazzei (Ricercatore, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)

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