Charles-Joseph Natoire

Proveniente da una buona famiglia cattolica originaria della Lorena, Charles-Joseph Natoire è nato a Nîmes nel 1700, figlio dello scultore Florent Natoire. Il padre, dopo avergli dato le prime lezioni di disegno, lo manda a Parigi nel 1717 per completare sua formazione nell’atelier di Louis Galloche, pittore del Re e professore all’Académie royale de peinture et de sculpture, e poi presso François Lemoyne, il cui insegnamento lo segnerà in modo decisivo.

Mentre è ancora in vita, Natoire viene paragonato a François Boucher. Direttorer dell’Académie de France à Rome dal 1751 al 1775, gode di un grande prestigio nel mondo artistico. Come il suo maestro François Lemoyne, è il pittore della grazia, della voluttà e della gioia di vivere. Il suo tocco caldo e sensualeè indubbiamente troppo delicato per la pittura storica, troppo frivolo per la pittura religiosa. Natoire resta prima di tutto l’autore dell’ammirevole serie dell’Histoire de Psyché per il salone della Principessa dell’hôtel de Soubise a Parigi, così come dei modelli dell’Histoire de Don Quichotte per la Manufacture de Beauvais, conservati per la maggior parte al castello de Compiègne.

Il 30 agosto 1721 ottiene il Premier Grand Prix de Rome con un Manué offre un sacrifice au Seigneur pour obtenir un fils qui fut Sanson. Il 30 giugno 1723 viene nominato borsista dell’Académie de France à Rome, dove si stabilisce nell’ottobre dello stesso anno. Natoire riparte per Parigi all’inizio del 1729 e diventa membro dell’Académie royale de peinture et de sculpture il 30 settembre 1730. La sua reputazione si afferma rapidamente e riceve importanti commissioni prima ancora di diventare ufficialemente membro dell’Académie. Nel giugno 1734, partecipa all’Exposition de la Jeunesse della place Dauphine con una Galathée.

Nel 1735, Natoire esegue il primo modello della celebre serie di arazzi dell’Histoire de Don Quichotte, realizzati dalla Manufacture de Beauvais; nel 1737 gli viene commissionato il ciclo dell’Histoire de Psyché per il salone ovale della principessa, realizzato da Germain Boffrand all’hôtel de Soubise a Parigi; una delle sue creazioni più importanti. A partire dal 1741, realizza i modelli dell’Histoire de Marc-Antoine per la Manufacture des Gobelins.

Nel 1747 partecipa al concorso organizzato dal nuovo direttore generale dei Bâtiments du Roi, Le Normant de Tournehem, con il magnifico Triomphe de Bacchus del musée du Louvre. Nel 1751, Natoire viene nominato direttore dell’Académie de France à Rome. E’ un incarico prestigioso, ma che sancirà la fine della sua carriera. Allontanato dalla corte, Natoire non diventerà primo pittore del Re e quasi smetterà di dipingere. Ma si rivelerà, almeno nei suoi primi anni, un direttore attivo, che esorta i borsisti a moltiplicare le loro missioni e raccomanda loro di disegnare la campagna romana.

Insignito dei titoli nobiliari nell’aprile 1753, riceve nel 1755 l’ordre de Saint-Michel, che attendeva con impazienza. In seguito Natoire si limiterà a realizzare numerosi disegni della campagna romana, ma poche tele. Muore a Castel Gandolfo nel 1777.