Pierre-Adrien Pâris

Figlio del geometra e patrizio Pierre-François Pâris, Pierre-Adrien Pâris nasce a Besançon il 25 Ottobre 1745 a rue Battant e, tra il 1750 e il 1760, segue la sua prima formazione con il padre.

Nel 1760, Pâris raggiunge lo zio Jean-Baptiste Lefaivre (capomastro e imprenditore) a Parigi, e in seguito entra nell’atelier dell’architetto Louis-François Trouard. Diventa allievo dell’Académie royale d’Architecture nel 1764, dove segue l’insegnamento di Jacques-François Blondel. Dal 1765 e fino al 1769, Pâris si presenta al Grand Prix di architettura senza mai vincerlo.

Nel 1770, Trouard chiede al marchese di Marigny un posto all’Académie de France à Rome per il suo allievo; Pâris arriva quindi a Roma il 27 ottobre 1771 insieme al figlio di Louis-François Trouard e diventa ufficialmente borsista dell’Académie l’anno successivo. Tra il 1772 e il 1774, Pâris disegna nella campagna romana al fianco di pittori come François-André Vincent, con cui si inizia al disegno delle vedute.

Nell’aprile 1785 viene nominato architetto dell’Académie royale de musique (Opéra di Parigi) e architetto des Économats nel 1787. Fatto cavaliere dell’ordine di Saint-Michel, viene fatto nobile nel 1789 e lavora al progetto e alla sistemazione della sala dell’Assemblée des Etats-généraux nell’hôtel des Menus Plaisirs a Versailles. In ottobre, Pâris diventa architetto dell’Assemblée nationale in sostituzione dei Menus-Plaisirs. Quando il suo posto di disegnatore della Chambre et du Cabinet du Roi viene soppresso a fine dicembre 1792, si rifugia a Vauclusotte (Doubs) durante il periodo del Terrore.

Giunge poi un lungo periodo di “ritiro” durante il quale Pâris si trasferisce in Normandia, da luglio 1793 a giugno 1806. Dedica questi 13 anni alla redazione di opere sui monumenti antichi, il giardinaggio e la realizzazione di un catalogo della sua collezione. Nell’ultimo periodo della sua vita, Pâris vive una sorta di seconda carriera, che inizia con un terzo soggiorno a Roma nel 1806. Tra i suoi incarichi c’è, nel 1807, il direttorato ad interim dell’Académie de France à Rome, diventa membro dell’Accademia di San Luca e torna a visitare le città antiche del sud Italia. Tra il 1808 e il 1809, organizza il trasporto delle antichità di Villa Borghese per conto di Napoleone, che ha appena acquistato la collezione e vuole rimpatriarla al Louvre. Più tardi è incaricato di dirigere gli scavi del Colosseo a partire dal 1811.

Da marzo ad aprile 1817, Pâris torna in Francia per l’ultima volta e arriva a Besançon il 30 aprile. Nel 1818, redige un testamento con cui lascia le sue collezioni alla Biblioteca municipale di Besançon, e muore il 1° agosto 1819.