Catalogo della mostra “I PECCATI” di Johan Creten

Il catalogo della mostra “I PECCATI” di Johan Creten è disponibile al prezzo di 41 € iva inclusa.

Testi: Nicolas Bourriaud (critico e storico dell’arte), Colin Lemoine (storico dell’arte, curatore del dipartimento di scultura del Museo Bourdelle), introduzione di Stéphane Gaillard (ex direttore ad interim dell’Accademia di Francia – Villa Medici) e di Noëlle Tissier (curatrice della mostra).

Lingue: italiano, francese, inglese

Formato: 29 x 32 cm, 156 pagine

Editore: Creten Studio

Il catalogo è disponibile in vendita alla boutique di Villa Medici (da lunedì a venerdì tranne il martedì, dalle ore 14:00 alle 16:30) o online sui siti delle gallerie Perrotin e Almine Rech.

La mostra “I PECCATI”, a cura di Noëlle Tissier, è presentata a Villa Medici dal 15 ottobre 2020 al 23 maggio 2021.
→ Scopri di più sulla mostra


Johan Creten, precursore, inclassificabile e controcorrente, è oggi ampiamente riconosciuto come uno dei principali scultori che hanno contribuito, da gli anni 80, alla rinascita della ceramica nella creazione contemporanea.

Con “I PECCATI”, il catalogo omonimo della mostra presentata all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Johan Creten orchestra una serie di opere iconiche della sua carriera. Pensato in collaborazione con Noëlle Tissier, curatrice della mostra, “I PECCATI” riunisce per la prima volta e su tale scala in Italia, un insieme di cinquantacinque opere che testimoniano la sensibilità dell’artista di fronte ai profondi cambiamenti della società e a una coscienza morale più che mai scossa. Accanto alle sue opere in bronzo, ceramica e resina, l’artista presenta una selezione di opere storiche del XV, XVI e XVII secolo provenienti dalla sua collezione personale.

Diviso in 12 sezioni che rivelano 12 ferite sacrileghe e impure, il libro “I PECCATI” immerge il lettore nell’abisso di una creazione prolifica e proteiforme, nutrita di riferimenti storici, connessioni nascoste e sorprese intellettuali e artistiche.

Ogni parte, posta sotto il simbolo ambivalente e duale di una morale soggettiva e imperfetta, è introdotta da un testo di Colin Lemoine che interroga il rapporto dell’uomo con il peccato, tra adorazione e bestemmia. Quanto a Nicolas Bourriaud, nel suo testo introduttivo, ritorna all’opera di Johan Creten, ossessionato dalle nozioni di bene e male, esorcismo e voluttà.

“Con Johan Creten non ci sono sette peccati. Sette, quel numero implacabile, come il numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma. Qui i peccati sono infiniti e senza limiti, inesauribili.
I peccati non sono tutti capitali, possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili. Sono sempre al di là del calcolo e del linguaggio. »
Colin Lemoine