Fine dei lavori di restauro delle statue dei prigionieri Daci a Villa Medici

 

Situate sul piazzale di Villa Medici, le tre statue rappresentanti dei prigionieri Daci sono state oggetto di un intervento di restauro che si è concluso alla fine di dicembre 2020, dopo 5 mesi di meticoloso lavoro che ha permesso di restituire queste opere eccezionali al loro splendore. Le sculture sono riproduzioni di originali romani che appartenevano alla collezione medicea e che hanno beneficiato di tecniche di bio-restauro all’avanguardia, nel rispetto degli ecosistemi.

Le tre opere sono state realizzate nel 1975 dallo scultore Michel Bourbon, all’epoca borsista dell’Accademia. L’iniziativa fu condotta dal pittore Balthus, direttore dell’istituzione dal 1961 al 1977, per reintegrare nei giardini della Villa, sotto forma di copie, delle opere scultoree che avevano segnato la storia del luogo, e che furono riportate a Firenze da Ferdinando de’ Medici in occasione della sua ascesa al trono del Granducato di Toscana alla fine del XVI secolo.

Tra storia e contemporaneità, i Daci svelano i loro segreti

Le statue rappresentano tre uomini in piedi con le mani legate e mostrano una forte bicromia: i drappeggi che coprono i corpi dei prigionieri imitano il porfido rosso (roccia magmatica) mentre le loro mani e le loro teste assomigliano al marmo bianco. Un’analisi chimica e mineralogica ci ha permesso di conoscere meglio la soluzione d’avanguardia messa a punto da Michel Bourbon, una miscela di marmo e resina epossidica. Ciascuno dei piedistalli è composto da quattro pannelli scolpiti in bassorilievo che raffigurano scene e motivi ornamentali da arco di trionfo. Al termine di questa operazione di restauro che ha permesso di rivolgere uno sguardo nuovo a queste statue, i Daci di Villa Medici coniugano in un rapporto inedito l’interesse per gli originali antichi con la loro lavorazione moderna.

Un restauro che rispetta la politica eco-responsabile dei giardini di Villa Medici

Le statue sono istallate nel cuore dei giardini della Villa, tra pini, bossi e siepi di alloro. Questo particolare ambiente ha porta ad una progressiva erosione e ha provoca alterazioni che hanno influenzato sullo stato di conservazione delle statue, rendendo necessari interventi di restauro per la loro conservazione.

L’attenzione che l’Accademia presta alle tematiche ambientali, che sono al centro della sua politica di conservazione e valorizzazione dei giardini, si è anche dimostrata nella scelta del tipo di intervento di restauro. Sotto la Direzione dei Lavori di Pierre-Antoine Gatier, Architecte en chef des monuments historiques, la società De Cesaris, incaricata di questo restauro, ha collaborato con Guy Devreux e Rita Reale, maestri restauratori del Laboratorio di Restauro dei Marmi dei Musei Vaticani, per elaborare un protocollo di utilizzo di una miscela di oli essenziali completamente naturale che evita la presenza di sostanze dannose per l’uomo e l’ambiente. Questa tecnica si è dimostrata estremamente efficace per eliminare i microrganismi vegetali che avevano ricoperto la superficie delle statue.

Nel 2019, l’Accademia di Francia a Roma ha ricevuto il Premio Décors sculptés dalla Fondazione dei Monumenti Storici francese (Fondation pour les Monuments Historiques) per il restauro di una delle statue Daci. Grazie a loro per il prezioso supporto!

Fotografie dei Daci restaurati, Villa Medici: © De Cesaris