Cinema

Proiezione “Il primo moto dell’immobile” – RINVIATO

Alla luce dell’attuale emergenza sanitaria e in conformità alle misure precauzionali predisposte dalle autorità competenti, la proiezione del film Il primo moto dell’immobile è rinviata a data da destinarsi. Vi ringraziamo della vostra comprensione.

5 marzo:

19.00 Proiezione del film Il primo moto dell’immobile (2018, Francia/Italia)
Un film documentario di Sebastiano d’Ayala Valva
Durata: 1.30 ora
Ingresso libero nel limite dei posti disponibili

Il ricordo d’infanzia del momento in cui suo padre gli fece ascoltare una musica terrificante, spinge il regista a mettersi sulle tracce del suo misterioso antenato: il compositore Giacinto Scelsi (1905-1988). Scelsi affermava di non essere l’autore della propria musica, ma di riceverla dalle divinità. Trascorse gran parte della sua vita recluso nel suo appartamento di Roma, arrivando anche a proibire che lo si fotografasse. Proprio qui, verso il tramonto della sua vita, decise di registrare le sue memorie e i suoi pensieri su nastri magnetici, con la richiesta che non fossero resi pubblici prima di quindici anni dopo la sua morte. Ne Il primo moto dell’immobile, mentre il regista tenta di superare una paura ancestrale, attraverso un’immersione profonda nel paesaggio sonoro e spirituale di un artista visionario e invisibile, lo spirito di Scelsi trova una nuova e disincarnata espressione nella sua forma ideale: l’onda sonora.

Sebastiano d’Ayala Valva
Sebastiano d’Ayala Valva è nato a Londra nel 1978 da padre italiano e madre inglese. Vive a Parigi dove nel 2003 ha conseguito la laurea in Giornalismo all’Institut d’Etudes Politiques. Dal 2005 si dedica alla scrittura e alla regia di svariati documentari per la televisione francese: Anche i travestiti piangono (2007), Angel (2009), Adapté(s) (2012), Performants Autrement (2016).
Il suo documentario La Casa del Padre (2009) è stato presentato al Torino Film Festival. Il suo ultimo documentario, Il primo moto dell’immobile (2018), è stato acquistato da ARTE e andrà in onda su La Lucarne, dedicato al documentarismo d’autore, dopo essere stato presentato al Torino Film Festival e all’ IDFA.

Giacinto Scelsi
Nato a La Spezia nel 1905, Giacinto Scelsi si rivela, sin dall’in­fanzia, particolarmente dotato per la musica, improvvisando liberamente al pianoforte già in tenera età. Studia composizio­ne a Roma con Giacinto Sallustio, pur mantenendo sempre un certo distacco dall’ambiente musicale del suo tempo. Durante il periodo tra le due guerre mondiali e fino all’inizio degli anni ‘50, compie numerosi viaggi in Africa e in Oriente, trattenendosi anche a lungo all’estero, principalmen­te in Francia e in Svizzera. Lavora a Ginevra con Egon Koehler, che lo inizia al sistema Scriabin, e si avvicina alla musica dodecafonica a Vienna nel 1935-1936 con Walter Klein, allievo di Schoenberg. Negli anni ‘40, Scelsi attraversa una grave e lunga crisi personale e spirituale dalla quale esce, nei primi anni ‘50, con una rinnovata concezione della vita e della musica. Da quel momento in poi, il “suono” formerà il concetto chiave del suo pensiero. Il compositore, di cui Scelsi rifiuta il titolo, diventa una sorta di mezzo attraverso il quale arrivano nel mondo dei messaggi provenienti da un altrove trascendentale. Rientrato a Roma nel 1951-1952, conduce una vita solitaria dedicata alla ricerca ascetica sul suono. Con i suoi “Quattro pezzi su una nota sola” (1959, per orchestra da camera), giungono a compimento dieci anni di intensa sperimentazione sonora. Da questo momento in poi le sue opere andranno sempre più nella direzione di ripiegamen­to all’interno del suono demol­tiplicato, scomposto in piccoli componenti. Seguono più di venticinque anni di intensa attività creativa durante la quale la musica di Scelsi viene raramente eseguita: bisognerà attendere il moto di curiosità – e ammirazione – nato nei suoi confronti da parte dei giovani compositori francesi – Tristan Murail, Gérard Grisey e Michaël Levinas – negli anni ‘70 e il Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, nel 1982, per vedere il suo lavoro finalmente riconosciu­to. Giacinto Scelsi è anche autore di saggi di estetica e di numerose poesie. Dopo la sua scomparsa, in Italia si sono accese violente polemiche sull’autenticità della sua attività di compositore.

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