Borsisti / paesaggio

14 marzo : Gilles A. Tiberghien, Joan Ayrton e Riccardo Venturi

Rilievo: l’arte e la terra

Rilievo: l’arte e la terra esplora le relazioni che l’arte intrattiene con la natura e il paesaggio geologico, oggi al centro delle nostre preoccupazioni ecologiste e politiche. Gli artisti si sono spesso interessati al paesaggio, il quale non può essere esperito se non nell’essere attraversato, rappresentandolo attraverso fotografie, film, oggetti o diari. Ritroviamo in ciò due azioni: da un lato, il viaggio e l’erranza; dall’altro la necessità dell’operazione cartografica. Alla convergenza tra discorso critico e pratica artistica, ci si interrogherà così sulle questioni dello sguardo e della rappresentazione suggeriti dal paesaggio geologico e, più in esteso, dal nostro ambiente.

Gilles Tiberghien, filosofo e saggista, insegna estetica all’università di Paris 1 Sorbonne e interviene regolarmente all’École nationale du paysage de Versailles e all’Institut d’architecture de Genève. Ha pubblicato una poetica dell’immaginario in tre parti: Le Principe de l’axolotl & suppléments. Essais sur les voyages (1998), Finis Terrae : imaginaires et imaginations cartographiques (2007), Pour une République des rêves (2011); delle opere sul Land Art (Land Art, 1993; Land Art Travelling, 1996, entrambe recentemente ripubblicate; Nature, art, paysage, 2001; Opérations Cartographiques avec Jean Marc Besse, 2017) e sui giardini (Dans la vallée: biodiversité, art et paysage con Gilles Clément, 2009; Paysages et jardins divers, 2016); dei racconti di viaggio o delle rêveries filosofiche (Notes sur la nature, la cabane et quelques autres choses, 2014), e un romanzo epistolare (Aimer, une histoire sans fin, 2013).

Joan Ayrton è un’artista che combina nella sua pratica pittura, fotografia e film. Dopo aver diretto il terzo ciclo “Document et art contemporain” all’École nationale supérieure d’art di Bourges e avere insegnato all’École européenne supérieure de l’image di Angoulême e Poitiers (EESI), ha diretto gli studi dell’École des beaux-arts di Parigi durante due anni, e insegna ora presso la Villa Arson a Nizza. Ha pubblicato The sun had not yet risen (2012) ed è stata curatrice della mostra Glissements de terrain, cartographie, pensée, paysage (Galerie la BOX, Bourges, 2014).

Viaggiando in Islanda o a Stromboli, Joan Ayrton affronta le risacche e le pieghe sotterranee del paesaggio acquatico, della roccia o della lava. Attraverso la geologia, Joan indaga le instabilità e i malfunzionamenti del mondo fisico e politico contemporaneo. È rappresentata dalla galleria Florence Loewy di Parigi.

Gilles Tiberghien e Joan Ayrton sono invitati da Riccardo Venturi, borsista dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e storico dell’arte.

19.00
ingresso libero – senza prenotazione
traduzione simultanea disponibile

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