Mostre

28 febbraio – inaugurazione della mostra ROMAMOR di Anne et Patrick Poirier

1 marzo 2019 – 5 maggio 2019

a cura di Chiara Parisi

Da oltre quattro decenni gli artisti Anne e Patrick Poirier si sono resi esploratori di un universo singolare. La prova del tempo, le tracce e le cicatrici del passaggio degli istanti, la fragilità di tutte le costruzioni umane e la potenza delle rovine, antiche o recenti, che nutrono la loro creazione, che prende la forma di una archeologia parallela abitata da una malinconia inquieta e immaginativa.

Sono questi i grandi concetti della prima mostra monografica di questi due ex borsisti di Villa Medici, amati fortemente in Italia grazie a delle committenze pubbliche e delle collezioni private.

Anne Poirier è nata nel 1941 a Marsiglia e Patrick Poirier nel 1942 a Nantes.

Entrambi sono stati presto confrontati alla violenza distruttrice della storia: Anne ha assistito ai bombardamenti successivi del porto di Marsiglia, mentre Patrick ha perso suo padre durante la distruzione del centro della città di Nantes sotto i bombardamenti americani nel 1943.

Vincitori del Grand prix de Rome nel 1967, dopo essere passati per l’Ècole nationale supérieure des arts décoratifs, Anne et Patrick Poirier soggiornano a Villa Medici dal 1967 al 1972 – all’epoca di Balthus – e scoprono nella memoria architettonica di Roma dei frammenti metaforici del loro proprio destino. Decidono di condurre congiuntamente la loro avventura artistica avviando un lavoro di collaborazione che li conduce a cofirmare le loro opere.

La loro prima grande creazione, un modellino immaginario in terracotta della città di Ostia Antica, materializza in grande formato il ricordo delle loro peregrinazioni in questa città romana, divenuta terreno di scavi. A partire da questo momento, i loro sforzi per ricercare le tracce di una storia passata li conducono soprattutto all’esperienza cruciale di una mancanza, di una perdita.

Si tratta sia di archeologia del futuro che di una traccia della civiltà antica, i tempi si mescolano. Come il passato, il futuro è fragile e può sparire nel caos.

Le loro città misteriose, ricostruzioni archeologiche o immaginarie, la fascinazione delle rovine, le loro questioni sul giardino, specialmente quello patrimoniale di Villa Medici, l’unione tra opere storiche e il progetto in situ, sono la fonte della loro grande mostra monografica in Italia che attraverserà Villa Medici dalla Cisterna romana fino alle sale di esposizione, per arrivare al piazzale di fronte alla Loggia e all’Atelier Balthus.

 

foto:
Anne et Patrick Poirier
Siège Mesopotomia, 2012-2015
Granit noir gravé à la feuille d’or / Black granite engraved with gold leaf

© Anne et Patrick Poirier. Courtesy Galerie Mitterrand. Photo : JC Lett

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