Arti visive

Frédéric Malek et Mathieu Kendrick, detti Lek & Sowat

Frédéric Malek et Mathieu Kendrick, detti Lek & Sowat

2015-2016
2015-2016

Frédéric Malek e Mathieu Kendrick, detti Lek e Sowat, sono nati rispettivamente nel 1971 e nel 1978. Lavorano insieme dal 2010 e condividono un interesse comune per l’Urbex, o “Exploration Urbaine”, disciplina che consiste nell’esplorare la città alla ricerca di rovine moderne. Andando oltre i limiti dei graffiti tradizionali, le loro sperimentazioni in situ riuniscono video, astrazioni architettoniche, installazioni e archeologia, creando una forma moderna di land art urbana. Nel 2012 il progetto Mausolée li ha visti organizzare una residenza artistica clandestina in un centro commerciale abbandonato della capitale; hanno così attirato l’attenzione di Jean de Loisy, direttore del Palais de Tokyo, che ha aperto loro le porte del museo. Circondati dai cinquanta principali artisti delle arti urbane e dal curatore Hugo Vitrani, Lek e Sowat per due anni hanno allestito un’esposizione sperimentale nelle uscite di sicurezza dell’edificio: il Lasco Project è stato il primo programma ufficiale di arte urbana del centro d’arte. Da allora, hanno moltiplicato le collaborazioni con artisti di orizzonti differenti: John Giorno, Agnès b e Jean Charles de Castelbajac, i pionieri dei Graffiti Futura, Mode2 e Jonone, o ancora Jacques Villeglé, che considerano come uno dei precursori della street art. E proprio con quest’ultimo hanno realizzato il progetto Tracés Direct, prima opera di graffiti a entrare nella collezione permanente del Centre Pompidou.

In accordo con la loro disciplina d’elezione, l’Urbex, il progetto di Lek e Sowat a Villa Medici si propone di impossessarsi della Città eterna attraverso sotterranei e rovine, tunnel e stazioni della metro, condotti di areazione, catacombe, palazzi e cave abbandonati. Questo approccio ha lo scopo di esplorare i legami plastici esistenti tra i graffiti antichi – fonte preziosa di informazioni per l’archeologia – e i graffiti contemporanei, come sono nati una seconda volta nella metro di New York degli anni Settanta.

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