Arti visive

Caroline Duchatelet

Caroline Duchatelet

2008-2009
2008-2009

Caroline Duchatelet
Periodo: 2008-2009
Professione: Arti plastiche Borsista a Villa Medici in arti plastiche da ottobre 2008 a settembre 2009, Caroline Duchatelet dedica le sue ricerche al paesaggio nel senso più ampio del termine. Per il suo approccio utilizza tre diversi mezzi: la luce, onde di bianco o di colori la cui intensità varia nel tempo; la scultura, con delle forme semplici che permettono di vedere intorno, che ricevono i colori, ombre o luci, che rivelano lo spazio; il video per cogliere un movimento, un motivo. Una scrittura del tempo elaborata nella sua componente luminosa e colorata e nel suo rapporto con lo spazio. Verso un’astrazione sensibile. E’ un lavoro sull’istante, un’opera collocata nel tempo, che propone momenti piuttosto che oggetti, eventi effimeri e fragili – la condivisione di un momento di presenza con il paesaggio. “Quando iniziamo a percepire in termini di paesaggio, il luogo in cui ci troviamo non viene più capito a partire da punti di riferimento o di ancoraggi simbolici, ma si disgiunge. Una porta è aperta, o piuttosto la scatola architettonica si allarga. Il luogofa spazio, per noi, al paesaggio, a un momento-di-mondo. Con questo intendo il senso del paesaggio come un evento di apertura al mondo che non è già rappresentato. Si tratta di un momento in cui ognuno fa parte del mondo e non lo guarda come potrebbe guardare uno spettacolo. (…) Il paesaggio non ha limiti e poco appoggio al suolo; è piuttosto uno scambio tra gli esseri, le cose e il momento”. Catherine Grout, brani da “Traversées, catalogue Sur le pas”, Caroline Duchatelet, ed. la fabrique sensible, 2005.

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