Incontro-lettura con Annie Ernaux

Nell’ambito del ciclo Littérature Aujourd’hui animato da Stéphane Audeguy e Béatrice Cussol , borsisti-scrittori in residenza, il 16  marzo 2010 alle ore 19.30 l’Accademia di Francia a Roma presenta un incontro-lettura con la scrittrice Annie Ernaux . Annie Ernaux , nata nel 1940, ha trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza in una cittadina della Normandia, dove i suoi genitori gestivano un bar-drogheria in un quartiere operaio. Comincia a scrivere mentre studia Lettere all’Università di Rouen e quando, nel 1974, diventa professore in Alta Savoia, pubblica il suo primo romanzo L es armoires vides (“Gli armadi vuoti”), che descrive la lacerazione dell’ascesa sociale. A partira da La place (1984), testo dedicato a suo padre, rompe definitivamente con la finzione e si impegna in un’esplorazione della sua esperienza vissuta alla ricerca di nuove forme di autobiografia. E’ così che “l’io” scompare in favore del “noi” e dell'”on” (forma impersonale francese) in Les années , uscito nel 2008, racconto di una generazione tra storia e memoria. Tra le altre opere pubblicate, tutte con Gallimard: La femme gelée , 1981 Une femme, 1988 ( Una vita di donna, Guanda) Passion simple , 1992 ( Passione semplice , Rizzoli) Journal du dehors, 1993 ( Diario dalla periferia , Rizzoli) La honte, 1997 ( L’onta, Rizzoli) Je ne suis pas sortie de ma nuit , 1997 ( Non sono più uscita dalla mia notte , Rizzoli) L’événement, 2000 L’occupation , 2002 L’usage de la photo (in collaborazione con Marc Marie), 2005 Littérature aujourd’hui Ogni scrittore degno di questo nome è singolare; solo che questa singolarità spesso non si manifesta all’uomo contemporaneo, che va di fretta ed è troppo bene informato. Poiché, se in passato autentici talenti potevano rimanere sconosciuti, il mercato letterario attuale tende a organizzare la miseria attraverso l’abbondanza dei testi pubblicati. Diventa quindi difficile scovare, nella massa pletorica dei libri di cui tutti parlano con tanta facilità, visto che non offrono nulla da dire, le novità che vale la pena leggere. Lontano da ciò che si è soliti chiamare realtà, ogni scrittore degno di questo nome «crea il possibile e allo stesso tempo il reale», diceva Bergson; inventa nuovi modi di sentire, di pensare, di vivere, che ci appartengono, così da distaccarsi dalla nostra epoca per rendere sempre più intenso il nostro modo di farne parte. L’obiettivo di questo ciclo è tentare di far sentire qualcuna di queste voci singolari. La priorità sarà data quindi alla lettura, fatta dall’autore stesso in francese con sottotitoli in italiano, dei brani più significativi delle sue opere; la lettura sarà seguita da un incontro con il pubblico. Il ciclo è organizzato da Stéphane Audeguy e Béatrice Cussol , borsisti in residenza ed è in continuità con quello organizzato fino a ottobre 2009 da Yannick Haenel e Laurent Mauvignier, e di cui riprende (quasi) il titolo e il principio: ogni mese, a partire da novembre 2009 fino a marzo 2010, il pubblico è invitato a incontrare uno scrittore (francese, il più delle volte). Entrata libera nei limiti dei posti disponibili. Lettura in francese con sottotitoli in italiano.

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