Incontro-lettura con Mathieu Riboulet

Nell’ambito del ciclo Littérature, Aujourd’hui animato da Stéphane Audeguy e Béatrice Cussol , borsisti-scrittori in residenza, lunedì 14  dicembre 2009 alle 19.30 l’Accademia di Francia a Roma presenta un incontro-lettura con Mathieu Riboulet , che leggerà dei brani tratti dalle sue opere, in particolare “Le regard de la source” e “L’amant des morts”. “Proverò a raccontare come sono andato a rinchiudermi per un mese in un monastero per fini di scrittura. Era qualcosa che avevo preso in conto, soppesato, sezionato, per me, questa storia, andare a rimestare senza difese, senza preparazione e senza voglia lo spesso terrapieno di foglie morte, di torba e di polvere sotto cui riposa una parte della mia infanzia. Ma – necessità fa virtù, ho detto sì, sono partito, mi sono rinchiuso, ho rimuginato”. Mathieu Riboulet Tratto da Le Regard de la source (Maurice Nadeau, 2003) MATHIEU RIBOULET Nato nel 1960 nei dintorni di Parigi, dopo aver effettuato studi di cinema e lettere moderne a Paris-III, dirige film e documentari in video autoprodotti per circa dieci anni, e poi si dedica alla scrittura. Vive e lavora tra Parigi e Creuse. 1996 : Un sentiment océanique (Maurice Nadeau). 1999 : Mère Biscuit (Maurice Nadeau). 2000 : Quelqu’un s’approche (Maurice Nadeau). 2003 : Le Regard de la source (Maurice Nadeau). 2004 : Les Âmes inachevées (Gallimard, coll. Haute enfance). 2005 : Le Corps des anges (Gallimard, coll. Blanche). 2006 : Deux larmes dans un peu d’eau (Gallimard, coll. L’Un et l’Autre) 2008 : L’Amant des morts (Verdier) Littérature aujourd’hui Ogni scrittore degno di questo nome è singolare; solo che questa singolarità spesso non si manifesta all’uomo contemporaneo, che va di fretta ed è troppo bene informato. Poiché, se in passato autentici talenti potevano rimanere sconosciuti, il mercato letterario attuale tende a organizzare la miseria attraverso l’abbondanza dei testi pubblicati. Diventa quindi difficile scovare, nella massa pletorica dei libri di cui tutti parlano con tanta facilità, visto che non offrono nulla da dire, le novità che vale la pena leggere. Lontano da ciò che si è soliti chiamare realtà, ogni scrittore degno di questo nome «crea il possibile e allo stesso tempo il reale», diceva Bergson; inventa nuovi modi di sentire, di pensare, di vivere, che ci appartengono, così da distaccarsi dalla nostra epoca per rendere sempre più intenso il nostro modo di farne parte. L’obiettivo di questo ciclo è tentare di far sentire qualcuna di queste voci singolari. La priorità sarà data quindi alla lettura, fatta dall’autore stesso in francese con sottotitoli in italiano, dei brani più significativi delle sue opere; la lettura sarà seguita da un incontro con il pubblico. Il ciclo è organizzato da Stéphane Audeguy e Béatrice Cussol , borsisti in residenza ed è in continuità con quello organizzato fino a ottobre 2009 da Yannick Haenel e Laurent Mauvignier, e di cui riprende (quasi) il titolo e il principio: ogni mese, a partire da novembre 2009 fino a marzo 2010, il pubblico è invitato a incontrare uno scrittore (francese, il più delle volte). Entrata libera nei limiti dei posti disponibili. Lettura in francese con sottotitoli in italiano.

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