I figli di Caino

15 > 16 gennaio 2015

Uno dei miti fondanti della cultura giudaicocristiana è un fratricidio: l’omicidio di Abele da parte di Caino. A partire da questo passaggio della Genesi (4, 3-8), Robert Badinter considera che il “crimine è consustanziale all’essere umano [e che] ogni omicida è figlio di Caino” ( Crime et châtiment (Musée d’Orsay, 2010), Parigi, 2010, p.17). Eppure, quello di Caino non è che uno dei molteplici volti del criminale, ovvero colui che non rispetta le regole, né divine, né morali, né a maggior ragione legislative. Organizzato dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, in relazione alla mostra “ I bassifondi del Barocco. La Roma del vizio e della miseria”, e dal Centre d’Études Supérieures de la Renaissance di Tours, questo convegno si propone di fare il punto sulle modalità di rappresentazione di questa figura dai contorni ancora da definire. Trattando un periodo che si estende dalla nascita della stampa a quella dell’antropometria giudiziaria, storici, storici dell’arte, della letteratura, del diritto e della criminologia cercheranno di determinare in che misura la figura del criminale si costituisca in rapporto alla società che la produce, presentando al contempo dei caratteri immutabili. In effetti, se le paure si trasformano, se gli strumenti di definizione e diffusione del “ritratto” del criminale evolvono, i pregiudizi che ne stimolano l’immaginario restano spesso gli stessi nel corso dei secoli. Così, dall’impossibilità di dare un volto al criminale, al marchio per così dire apposto dal diavolo sul loro corpo nel Medioevo e nel Rinascimento, fino alle norme stabilite dall’associazione di scienza e fotografia, la volontà è sempre la stessa: rendere il più visibile possibile questo Altr o che appare tanto più inquietante quanto meno è riconoscibile. Programma del convegno a cura di: Amélie Bernazzani (borsista in storia dell’arte nel 2013-2014; ATER all’Université de Tours nel 2014- 2015) e Annick Lemoine (responsabile del dipartimento di storia dell’arte dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici). Ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni Patrizia Celli – dipartimento di storia dell’arte Accademia di Francia a Roma – Villa Medici [+39] 06 67 61 245 – [email protected]