Curatrice

Julie Pellegrin

Julie Pellegrin

2021-2022
2021-2022

Curatrice museale e critica, Julie Pellegrin si interessa alla nozione allargata di performatività. Esplora il modo in cui i rapporti tra arti visive, coreografia e teatralità incidono, oggi, sulla scrittura delle mostre. Attraverso mostre, progetti di ricerca, pubblicazioni (Take Care, The Yvonne Rainer Project, Alfred Jarry Archipelago, Chorégraphier l’exposition, Kapwani Kiwanga, Chantal Akerman, Myriam Lefkowitz, Alex Cecchetti, Marie Preston…) o programmazioni di più larga portata (il Festival Performance Day, Notte Bianca 2013, Les Formes du délai), sostiene pratiche spesso effimere che diffondono interrogazioni sociali, politiche e etiche intorno alle questioni legate alle relazioni e all’attenzione.

Il progetto di ricerca di Julie Pellegrin a Villa Medici si iscrive nel quadro di un’opera che dedica alla performance nell’arte contemporanea. Vi esamina le politiche attuali della performance sotto il prisma dei riferimenti alla post modern dance, degli sviluppi recenti degli performance studies e, più specificatamente, delle teorie e pratiche anarchiche. Al fine di esplorare l’ipotesi del rapporto tra anarchia e performance, parte da un momento storico – il progetto della Galleria L’Attico immaginato tra il 1968 ed il 1976 da Fabio Sargentini con Simone Forti e i perfomers del Judson Dance e di Grand Union – per tentare di tracciare una linea tra questa esperienza rivoluzionaria e la scena abituale della performance in Italia. Incrociando esplorazione di archivi, realizzazione di colloqui e organizzazione di incontri pubblici, Julie Pellegrin metterà in campo a Villa Medici una ricerca speculativa e collettiva.

 

 

 

Immagine : © Céline Nieszawer

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