Raphaëlle Paupert-Borne, Made in Roma e Jean Laube, Ephéméride

Da sabato 17 a sabato 24 gennaio 2009, Raphaëlle Paupert-Borne , artista residente all’Accademia di Francia a Roma, presenta, nello spazio dell’atelier del Bosco di Villa Medici, una serie di dipinti intitolati Made in Roma, realizzati durante il suo soggiorno. Da circa una ventina d’anni, la produzione artistica di Raphaëlle Paupert-Borne, opera mediante diversi espedienti comunicativi: film, performance, disegni, pittura, fotografie ritoccate. Tale pratica implica una notevole mobilità, una sorta di spola costante tra la narrazione autobiografica e la captazione della realtà. Durante il soggiorno romano, ha deciso di dedicarsi all’elaborazione di un duplice “cantiere”: da un lato la pittura dal vivo, scaturita da lunghe peregrinazioni attraverso la città, dall’altro un lungometraggio. In questa occasione, presenta una serie di “schizzi” – per quanto ognuna delle pitture superi di gran lunga lo stadio di semplice bozza preparatoria e sia in verità fine a se stessa – in cui ogni tela rappresenta una pietra miliare che punteggia la sua promenade attraverso la Città Eterna. Da oltre nove mesi, percorre in lungo e in largo la città di Roma. Ha iniziato col dipingere la periferia della città, i confini, le frontiere. Lo snodo autostradale, l’immenso edificio di Corviale, la natura pregnante all’interno del tessuto urbano hanno per primi risvegliato il suo interesse, a discapito di quella Roma turistica e convenzionale che ormai non è altro che l’ombra di sé stessa. Ed è proprio tra le vie della borgata romana che Raphaëlle è riuscita a incrociare i volti dei Romani di Fellini e di Pasolini e che Roma si è rivelata capace di alimentare ai suoi occhi il suo immaginario. Questo primo approccio alla realtà romana le ha consentito poi di avvicinarsi al cuore di Roma, di fissarne il centro, polo d’attrazione di tutta la pittura europea sin dal Rinascimento. Il suo errare su due ruote è dunque un modo, per Raphaëlle Paupert-Borne, di rilevare le tracce di questa lunga storia, mentre il suo pennello opera tenendosi ai margini dei monumenti romani. Non c’è il Colosseo o Piazza Navona, niente San Pietro sulle sue tele. Una nuova topografia Made in Roma è tracciata lungo i quartieri della Garbatella, di Montesacro, del Vigneto, un topografia insolita nella quale Roma si coniuga all’indicativo presente. Jean Laube , pittore, nato nel 1959, divide il soggiorno mediceo con Raphaëlle Paupert-Borne. Nella stanza adiacente all’Atelier del Bosco, espone un’installazione composta da disegni, che sono variazioni su alcuni motivi ornamentali, in cui ogni foglio si aggiunge ai precedenti e ricopre l’ultimo.