Il Pincio e l’acqua

Il Pincio rappresenta un esempio emblematico della continua battaglia dell’uomo per avere a disposizione l’acqua: acqua per vivere, acqua per irrigare, acqua ludica, acqua per affermare la propria potenza. Si realizzano cunicoli cisterna per lo stoccaggio dell’acqua piovana, si usa l’acqua apportata dai grandi acquedotti romani, per tornare all’acqua piovana. Dopo secoli di uso di pozzi, dai quali l’acqua veniva estratta con i secchi, una importante invenzione tecnica consente di sollevare l’acqua dal profondo acquedotto Vergine. Una ruota idraulica e una pompa consentono al Cardinale Ferdinando dei Medici di dimostrare la sua potenza invertendo una legge naturale, l’acqua si solleva e alimenta una fontana a 50 metri d’altezza. Ferdinando può competere con gli altri principi che alimentavano le loro ville con fiumi d’acqua. L’esposizione si tiene entro la cisterna “pilastrata” del VI secolo d.C., sotto Villa Medici. L’esposizione è a cura di Leonardo Lombardi, con il sostegno della Società IDEAM.