Perdre la tête Photographies François-Marie Banier

Curatore della mostra: Martin d’Orgeval François-Marie Banier esce di casa ogni giorno senza alcuna idea prestabilita, con la macchina fotografica in mano, su due ruote spesso e volentieri, per osservare cosa siano oggi la vita, la  gente, i fratelli e sorelle di gioco, di risate, di solitudine, di speranze. Rapito dalla vita, come dalla ricchezza e dalla complessità di ogni singola creatura, François-Marie Banier si slancia verso quelle figure, che sono fonte di tante riflessioni, di sogni e di mistero. Che si tratti di operai di strada dalle fattezze di guerrieri mitologici, di passeggiatori, passanti, di coppiette o di creature solitarie, essi portano hanno attraversato storie e difficoltà che noi riusciamo appena a immaginare e cha lasciano nei tratti del viso, nell’andatura, nell’atteggiamento, le tracce di un passato ancora vivo, che ci commuove. Lo strumento della fotografia consacra François-Marie Banier come umile ed estremo depositario dei loro destini.