Balthus

Con una grande mostra monografica divisa in due sedi, Roma celebra – a quindici anni dalla morte – Balthasar Klossowski de Rola, in arte Balthus (1908-2001), maestro tra i più originali ed enigmatici del Novecento, il cui rapporto con la città eterna fu decisivo per gli indirizzi della sua arte. Circa duecento opere, tra quadri, disegni e fotografie, provenienti dai più importanti musei europei ed americani oltre che da prestigiose collezioni private, compongono un avvincente percorso in due segmenti: alle Scuderie del Quirinale una completa retrospettiva organizzata intorno ai capolavori più noti, a Villa Medici un’esposizione che, attraverso le opere realizzate durante il soggiorno romano, mette in luce il metodo e il processo creativo di Balthus: la pratica di lavoro nell’atelier, l’uso dei modelli, le tecniche, il ricorso alla fotografia. Nato a Parigi da padre polacco, che fu un noto critico d’arte, e madre russa, una pittrice e animatrice di importanti salotti culturali, Balthus trascorre l’infanzia tra Berlino, Berna e Ginevra al seguito degli irrequieti genitori, rientrando in Francia solo nel 1924 imbevuto di cultura mitteleuropea. Folgorato in giovane età dai maestri del Rinascimento toscano e in particolare da Piero della Francesca, scoperti in occasione di un primo viaggio in Italia, nel 1926, Balthus concepisce le sue composizioni attraverso un pensiero figurativo e una chiarezza logica ereditati dalla cultura artistica italiana. È proprio da questa tradizione – integrata dalla conoscenza dei movimenti italiani del Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla Nuova Oggettività tedesca – che trae origine quell’enigmatica staticità che è caratteristica distintiva della sua produzione pittorica, in particolare quella che risale agli anni Trenta. Dopo la guerra, la pittura di Balthus si fa più densa, mentre le iconografie, più orientate sul nudo, prendono ad oggetto ragazze adolescenti rappresentate in momenti di riserbo o contemplazione. Sulla sua originaria devozione verso la cultura italiana si innesta, a partire dal 1961, la cruciale esperienza del soggiorno romano come direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Nello svolgimento di questo prestigioso incarico durato diciassette anni, Balthus approfondisce la pratica del disegno e della pittura e si misura col progetto magno del restauro dell’edificio e dei giardini storici, che saranno accessibili ai visitatori della mostra.

Orari di apertura della mostra alle Scuderie del Quirinale : da domenica a giovedì 10.00-20.00, venerdì e sabato 10.00-22.30 (ultimo ingressoun’ora prima dell’orario di chiusura)

Orari di apertura della mostra a Villa Medici : da martedì a domenica (chiuso il lunedì) 10.00-19.00 (ultimo ingresso alle 18.30)

Biglietti Scuderie del Quirinale : 12 euro (intero), 9,50 euro (ridotto)

Biglietti Villa Medici : 12 euro (intero), 6 euro (ridotto). Il biglietto comprende l’ingresso alla mostra, alcuni luoghi di Villa Medici decorati da Balthus e la visita guidata a Villa Medici.

Ingresso libero alla mostra a Villa Medici tutti i giovedì dalle 17.00 alle 19.00. Oltre alle riduzioni abituali, chi si recherà in una delle due sedi espositive con il biglietto della mostra Balthus emesso nell’altra sede, beneficerà dell’ingresso ridotto.

Visita guidata mostra + I luoghi di Balthus individuali da martedì a domenica (tranne il giovedì) 17.00 (in francese), 17.30 (in italiano). €15,00 (visita + ingresso) max. 25 persone.

La visita guidata include la mostra, alcuni spazi di Villa Medici decorati da Balthus e la Camera turca. prenotazione consigliata [email protected] – tel. 06 67611 gruppi € 10,00 (diritti di prenotazione) + il costo dei biglietti. max. 25 persone – prenotazione obbligatoria [email protected] – tel. 06 67611